Simone Fornoni
“La squadra va di pari passo alla crescita individuale“. 88-86 (25-22, 24-24; 12-13, 27-27) con un Davide Reati monstre, 15 punti su 18 in dirittura d’arrivo per spuntarla, ma per la BCC Blu Basket Treviglio l’esame in sé conta più delle cifre. L’antipasto del sabato è gustoso, in attesa del derby con la posta in palio a parquet invertiti del 24 ottobre al PalaAgnelli di Bergamo nel Girone Giallo: “L’intensità sui 25 metri è positiva. I micro-obiettivi? Dare una chance ai giovani e combinare quintetti inediti con quattro piccoli“. Il nuovo condottiero Devis Cagnardi, un passato da play anche nel defunto Celana, calato nella parte sulla panchina della Bassa dopo essersi portato dietro da Agrigento la leadership con punti nelle mani di Simone Pepe, 14 (63 in tre sgambate) di cui 10 con 3 bombe nella prima decade contro la Withu Bergamo, ha già le idee chiare, al netto del recupero del folletto J.J. Frazier (collaterale mediale sinistro): “Io cerco la qualità. Nei passaggi, in difesa dove dobbiamo chiamarci di più, nell’esecuzione da pulire“, il pensiero del coach di Pisogne. Dopo il trittico Lugano-Orzinuovi-gialloneri (89-81 e 95 pari le prime due), mercoledì al PalaFacchetti arriva Tortona per un altro test: da domenica 11 si fa sul serio ospitando Piacenza per la prima in Supercoppa. La formula lungo più poker con Mitja Nikolic (10), contro i cittadini, ha dato frutti migliori allo start, vedi parziale di 15-9 anche grazie all’aggiunta sul perimetro dell’ex Treviso e Mantova Alvise Sarto (7): “L’unico rammarico è la condizione atletica non ottimale dei singoli: erano 7 mesi che non si faceva basket, voglio portare tutti alla pari“. Ursulo D’Almeida ha scritto soltanto 2: minutaggio rarefatto. Il lungo del 2002 Luca Manenti, invece, apparso a suo agio sulle tacche, ha azzeccato il 13 con schiaccione fragoroso su un recupero del capitano; Vincenzo Taddeo, il giovane adulto, ha anteposto regia e lavoro sporco allo score, 5 con firma nella gragnola di triple nella seconda metà (4 di capitan Reati, 3 al fotofinish). Ha spiccato in personalità l’altro diciottenne Matteo Bogliardi, ex Bassano, una da oltre l’arco per il 9 in pagella e sfacciataggine da play stoppatore. Al palo Davide Corini e Soma Abati Tourè, mentre il totem Jacopo Borra ne ha messi 6 di fila su 10 dopo l’intervallo, quando gli altri non ci prendevano: “I senior mi soddisfano, ma prove come questa servono per rendere i ragazzi funzionali al progetto“. Parola di Cagnardi. Tra poco tocca al campo, quello che conta.