Ci si aspettava di vederlo “volar via” – raccontano sul sito ufficiale di BluOrobica, ma spesso “fermarsi” significa investire sul proprio futuro alla lunga, è questo che ha scelto di fare Matteo Cagliani, futuro playmaker, classe 2003 che anche per il prossimo anno vestirà la maglia di BluOrobica.
Com’è nata questa scelta lo spiega Marco Albanesi che fa anche il punto sul Roster Blu per la stagione 2023/2024: “Matteo è indubbiamente un giocatore di categoria superiore. Quello che ha fatto alle scorse finali U19 ha colpito molti addetti ai lavori e le numerose richieste pervenute da club di B1 e A2 ne sono la testimonianza. Purtroppo l’aver passato una stagione di B lontano dalla palla e a tirare sugli scarichi, ha fatto sì che, a livello senior, venisse ancora percepito come una guardia o addirittura un Ala piccola. Per questo, in accordo col ragazzo e con il suo agente Alessandro Ferracini che ringrazio per la partecipazione al progetto e la visione comune, abbiamo deciso di investire ancora un anno in formazione, dandogli la possibilità di giocare stabilmente da playmaker anche a livello senior. Matteo è un handler moderno, con grande capacità di costruire vantaggi per sé e per gli altri, ha grande senso della competizione e spiccate doti di leadership. A tutto questo abbina un approccio difensivo rimarchevole e grande sensibilità di squadra. Siamo certi che dopo questa stagione sia definitivamente pronto e riconoscibile come playmaker di alto livello“.
Matteo da parte sua è ben “felice di essere rimasto in quella che ormai – dice – considero casa mia. Sarà una stagione impegnativa, ma cercherò di dare il massimo come sempre. Non vedo l’ora d’iniziare. Forza Blu”.
Coach Albanesi fa quindi il punto sul mercato: “Con l’arrivo di Matteo si chiude il Roster: Cagliani e De Martin spingeranno la palla, Rota e Bogunovic saranno le ali, Carlo cane il nostro centro. Alle loro spalle i 2005 e i 2006 dovranno dare energia e sostanza in serie B e essere protagonisti a livello U19 Eccellenza. Abbiamo chiuso un roster profondo, ma necessario, dovendo affrontare due campionati estremamente sfidanti e con lunghi viaggi. Nessuno avrà il posto garantito o i minuti assicurati. La crescita individuale e la funzionalità alle performance di squadra saranno l’unico giudice“.