Eugenio Sorrentino
Il gol di Duvan Zapata e la doppietta di Luis Muriel, che al secondo centro corre ad abbracciare Gian Piero Gasperini pronto a strigliarlo una volta entrato in campo, risolvono a favore dell’Atalanta la sfida al Dacia Arena contro l’ostica Udinese. Tre gol di splendida fattura che rendono inutile l’altra doppietta di partita, quella di Lasagna. La prima trasferta dopo la ripartenza viene risolta dall’ingresso nella ripresa del jolly Muriel, autore di due centri in dieci minuti, si conferma un’arma micidiale. Sui 15 gol stagionali, gli stessi di Ilicic e uno in più di Zapata, 9 li ha segnati da subentrato. A dieci giornate dal termine, sono 80 i gol all’attivo dell’Atalanta porta a 9 le lunghezze di vantaggio sulla Roma, verso la quale prevale negli scontri diretti. Piu che guardarsi alle spalle, legittimo puntare l’Inter che sarà di scena all’ultimo turno al Gewiss Stadium. Anche perché il successo di Udine, di fronte a una squadra coriacea e motivata, è frutto di una differenza determinata da tecnica e qualità. Il gol del vantaggio è un gesto di grande classe di Zapata, che aggancia il pallone lanciato in verticale in area da Gomez, esegue uno stop a rientrare che taglia fuori il difensore avversario e mette in rete di destro. Fattasi sorprendere da un allungo di Lasagna poco dopo la mezz’ora, l’Atalanta cambia volto e riprende ritmo nella ripresa quando Gasperini, che ha tenuto Ilicic in panchina fino a 10’ dal termine, opera una serie di cambi, riequilibrando i reparti, con Palomino che subentra a Djimsiti, Muriel a Malinovskyi, De Roon e Gosens al posto di Pasalic e Hateboer. Il match si decide quando Muriel accende il motore dell’estro. Il primo spunto, al 23’. Il gemello d’attacco di Zapata si destreggia in area e calcia costringendo Musso alla respinta con i pugni. E al 25’ è proprio Muriel a firmare il capolavoro su calcio di punizione dal limite dell’area, concesso per fallo su Gomez. Il colombiano, come si usa dire in gergo, toglie la ragnatela dall’incrocio dei pali alla destra di Musso. Al 33’ Muriel colpisce di collo pieno il pallone respinto dalla difesa e Musso vola a deviare in angolo. Due minuti e il panchinaro di lusso fa tris su assist di Gomez e tiro secco di esterno destro che lascia immobile il portiere udinese. Subito dopo spazio a Ilicic che avvicenda Papu Gomez per ridare energia e tenere la palla lontano dall’area. Non basta perché Lasagna di testa fissa il risultato sul 2-3.