a cura della redazione
Per migliaia di residenti in Lombardia ottenere il contributo regionale a fondo perduto per la pratica sportiva dei propri figli sarà più semplice e veloce grazie ai nuovi criteri del bando ‘Dote Sport 2021’ di Regione Lombardia, che conta su una dotazione di 2 milioni di euro. Grazie alla digitalizzazione delle domande, inoltrare la richiesta di contributo sarà semplice e rapido anche per chi ha poca dimestichezza con computer e smartphone. La sicurezza dei processi sarà garantita dalla crittografia ‘blockchain’. La Dote punta a fornire un incentivo per la pratica sportiva di bambini e ragazzi lombardi di età fra i 6 e i 17 anni. Copre, infatti, in parte o totalmente, le spese di un corso o di un’attività sportiva della durata di almeno 4 mesi da frequentare nell’anno sportivo 2021 – 2022 sul territorio regionale. La misura è rivolta alle famiglie in cui uno dei genitori o il tutore legale sia residente in Lombardia da almeno 5 anni. Si tratta di una forma di sussidio al reddito del nucleo dell’importo minimo per domanda di 50 euro e massimo di 200 euro. Viene riconosciuto alla famiglia come rimborso per le spese sostenute per corsi o attività sportive tenute da associazioni o società sportive dilettantistiche. Una sola Dote per un minore del nucleo, che salgono a due nel caso di presenza di più di tre minori. Non vi sono limiti, invece, in caso di famiglie con minori con disabilità. La richiesta può essere presentata dai nuclei con Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) sino a 20.000 euro. Valore elevato a 30.000 euro nel caso di presenza tra i component famigliari di un minore con disabilità. La pubblicazione del bando è prevista entro febbraio 2022. Con la Dote Sport 2021 è stata introdotta la domanda in ‘unica fase’ con contestuale rendicontazione che porterà a un taglio nei tempi di rimborso. La richiesta sarà inoltrabile sia tramite la piattaforma Internet regionale ‘Bandi Online’, sia tramite app per smartphone e tablet. Non è più previsto l’invio di documentazione cartacea e ciò consente di accelerare i tempi di registrazione e successiva erogazione del sussidio. La tecnologia blockchain (‘catena di blocchi’) garantirà la sicurezza dei dati e la privacy dei richiedenti. Il collegamento alla banca dati Inps permetterà la verifica in tempo reale dei requisiti di ammissione al bando riscontrabili dalla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e dall’attestazione ISEE, oltre a quella di tutte le informazioni relative al nucleo familiare.