Festa Atalanta nel giorno di Bellini

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UBellini salutan pareggio, ampiamente pronosticabile, chiude la stagione casalinga dell’Atalanta, scesa in campo già aritmeticamente salva ma determinata a onorare l’impegno e migliorare la classifica finale. Sull’altro fronte l’Udinese, per effetto dei risultati maturati sugli altri campi, raggiunge a sua volta la salvezza. E’ l’epilogo della giornata che vede ventimila spettatori accompagnare l’addio al calcio giocato di Gianpaolo Bellini: 36 primavere e 18 campionati sempre con la maglia dell’Atalanta, 13 dei quali in serie A, dove ha collezionato 281 presenze, le stesse di un mito come Angeleri. Bellini si congeda con un totale di 434 partite disputate con la sua unica maglia e 12 gol segnati, di cui 6 nella massima serie. L’ultimo proprio nella sua ultima apparizione nello stadio che lo ha visto protagonista per l’intera carriera. Una partita che riveste importanza fondamentale per l’Udinese bisognosa di punti salvezza per evitare che lo scontro finale in Friuli contro il Carpi si trasformi nell’ultima spiaggia. Nessuna sorpresa nei due schieramenti rispetto alle indicazioni della vigilia rese dai due allenatori. Reja ripropone per la seconda volta l’albanese Dijmsiti difensore centrale affiancandogli Masiello. De Roon e Cigarini la coppia di centrocampo, trio di trequartisti composto da D’Alessandro, Diamanti e Kurtic e Borriello punta centrale. Udinese nel classico 3-5-2 proposto da De Canio con Thereau e Zapata terminali offensivi. Ed è proprio Zapata a infilare la porta di Sportiello dopo 10’, intervenendo in anticipo su Dijmsiti e incornando di testa il pallone su cross di Adnan. L’Atalanta prova a reagire ma la prima conclusione a rete arriva al 16’ con un colpo di testa blando di Borriello, il quale ue mijuti dopo si procura un calcio di rigore, fischiato per una spinta e trattenuta di Danilo in area. Sul dischetto va Bellini che spiazza Karnezis realizzando il suo sesto gol in serie A sulla dozzina in totale in carriera. Dopo il pareggio il ritmo resta vivace, ma i portieri restano inattivi. Al 32’ D’Alessandro serve a Cigarini il pallone buona ma il tiro viene respinto dal muro dei difensori friulani. Al 40’ Udinese pericolosa con una conclusione dai 16 metri di Thereau, parata da Sportiello che non trattiene ma riesce ad anticipare l’intervento di Badu. Al 42’ eccelle la sportività di Diamanti che, lanciato in contropiede, calcia in tribuna per consentire di soccorrere Kuzmanovic, costretto a lasciare il campo. Dopo sei minuti del secondo tempo (un momento scelto per coincide con il numero di maglia) Gianpaolo Bellini riceve la meritata standing ovation e lascia il campo sostituito da Toloi. Il difensore brasiliano si colloca al centro e Masiello si sposta a destra. Le due squadre provano a imbastire azioni per arrivare al tiro, ma le difese fanno buona guardia. C’è un’occasione per Cigarini al 24’ su retropassaggio di Masiello dalla linea di fondo, ma il pallone calciato dal capitano atalantino (fascia passatagli da Bellini) viene deviato oltre la traversa. Poi, fino al fischio finale dell’arbitro Rizzoli, solo passerella.

curva nord Bellini

forbes

ATALANTA-UDINESE 1-1

ATALANTA (4-2-3-1): Sportiello 6 Bellini 7 (6’ st Toloi ) Masiello 6 Djimsiti 6 Brivio 6 De Roon 6.5 (41’ st Migliaccio sv) Cigarini 6.5 D’Alessandro 6 (30’ st Raimondi sv) Diamanti 6.5 Kurtic 6 Borriello 6.5. A disposizione: Radunovic, Turrin, Cherubin, Dramè, Conti, Gagliardini, Gakpè, Freuler, Monachello. Allenatore. Reja

UDINESE (3-5-2): Karnezis 6 Wague sv (19’ pt Hertueaux 6) Danilo 6 Domizzi 6 Widmer 6 Badu 6 Kuzmanovic 6 (42’ pt Lodi 6) Hallfredsson 6 Adnan 6 Thereau 6 Zapata 6.5. A disposizione: Meret, Romo, Piris, Pasquale, Edenilson, Fernandes, Guilherme, Balic, Perica, Matos. Allenatore: De Canio

Arbitro: Rizzoli 6. Assistenti: Di Liberatore e Stallone. Quarto uomo: Manganelli. Arbitri d’area: Calvarese e Pasqua

Marcatori: pt 10’ Zapata, 20’ Bellini (rig)

Ammoniti: Brivio, Kuzmanovic, Adnan

Recupero: 4, 1