Galluzzo: “Ci hanno lasciato soli”. E chiude la BB14. Dopo 56 anni Bergamo perde il basket nazionale

A sorpresa alla conferenza stampa si è presentato anche coach Grazzini che ha polemizzato con la società. Sul banco degli imputati anche l'amministrazione Gori.

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Enzo Galluzzo ce l’ha messa tutta. Ama il basket e ama la BB14. Ci è entrato nel 2021 prendendo la presidenza confidando nel fatto di poter sistemare una barca che faceva un po’ d’acqua. E anche solo l’anno scorso, di questi tempi, era soddisfatto di poter presentare un programma pluriennale, ingaggiando coach Gabriele Grazzini con tre anni di contratto perché – diceva – se non risaliamo nella B nazionale quest’anno ce la faremo prossimamente.

Poi a dicembre il giocattolo si è rotto. Sono stati diffusi dei comunicati, prima da parte dei giocatori e poi della società. Stipendi arretrati, questioni insolute e clima che si è andato via via avvelenandosi. Nonostante tutto questo Grazzini riusciva a conquistare sul campo la promozione in Serie B.

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Ma oggi Enzo Galluzzo, che ha voluto metterci la faccia personalmente, ha convocato la stampa per comunicare che la BB14 sportiva non c’è più. Ma dal quadro che ne è uscito, presto terminerà anche la BB14 come società. Non si può dire che oggi sia fallita perché un pool di professionisti sta studiando il da farsi per colmare almeno il debito verso giocatori e allenatore. Ma la questione più grave riguarda l’impossibilità, per regolamento federale, di poter vendere il titolo sportivo che nella B nazionale assume un valore economico intorno a 120 mila euro. Quanto basta per pagare almeno gli stipendi. Si tratta di tre mesi e mezzo di stipendi arretrati. In questa situazione nessun mecenate è disposto a entrare solo per ripianare un debito. Occorre trovare strategie diverse. Difficile vedere la cosa con ottimismo.

L’amarezza di Galluzzo risiede nel fatto di essere stato circondato da collaboratori che l’hanno tradito. Proprio chi gli doveva essere più vicino a dicembre è sparito dopo che si era accorto che non poteva più nascondere le bugie sui conti, che avevano assunto la forma della insostenibilità. Con grande rammarico il presidente ha messo risorse personali, prima acquisendo ulteriori quote della società e poi cercando di salvare il salvabile. Ma a oggi tutto questo è risultato inutile.

Oltre a tutti questi problemi si sommano anche le mancanze politiche. La società ha emesso un documento durissimo e tra i tanti imputati viene messa all’indice anche l’amministrazione Gori. Basti pensare al disastroso (per quanto riguarda le tempistiche) capitolo palazzetto dello sport.

Così dopo la pallavolo Olimpia (che era in A2) Bergamo perde anche la B del basket. Un codice tra i più vecchi d’Italia (00517), che esercitava da 56 anni. Una storia che naufraga malamente nell’indifferenza più totale.

Durante la conferenza stampa c’è stato anche un colpo di teatro a sorpresa. Senza esserne invitato si è presentato l’allenatore Gabriele Grazzini, il quale ha polemizzato sul fatto che da quando hanno vinto il campionato nessuno della società si è messo in contatto con loro per spiegare cosa sarebbe successo. “Sono dovuto venire qui – ha detto Grazziniper sapere cosa ne è del futuro. E non trovo corretto che la società prima che parlare con noi abbia convocato una conferenza stampa con i giornalisti”.

Di seguito il comunicato ufficiale della BB14:
“CI HANNO LASCIATI SOLI”
È con grande dispiacere e profonda amarezza che il Consiglio di Amministrazione della Bergamo Basket 2014 SSD a RL è costretto, suo malgrado, a comunicare alla squadra, a tutto lo staff, agli sponsor, ai tifosi, agli appassionati del basket, che, nonostante l’encomiabile traguardo conseguito -il ritorno di Bergamo nel basket Nazionale-, la Società non potrà essere presente al nastro di partenza del prossimo Campionato, terminando di fatto la propria attività sportiva.
Siffatta scelta è stata intrapresa a malincuore ma in queste ultime settimane si è rivelata inevitabile tenuto conto:
– di alcune discutibili decisioni assunte dai precedenti amministratori via via susseguitesi che hanno determinato instabilità ed incertezze anche sotto il profilo economico/finanziario portando, negli anni successivi, ad una complessa gestione societaria;
– dell’alternarsi negli anni di qualche collaboratore/dirigente che ha anteposto il proprio interesse al bene della società, in alcuni casi poco trasparenti nel loro operato;
– del totale disinteresse di alcuni soci per la società, nonostante i ripetuti appelli del CDA ad esser presenti e fattivi;
– della completa assenza di supporto da parte del precedente Sindaco, della sua amministrazione comunale e dell’assessorato allo sport, istituzioni queste che hanno disatteso ogni richiesta di confronto e dialogo volta anche al coinvolgimento degli imprenditori della Città e della Provincia (nessun sostegno economico né’ tantomeno agevolazione sugli impianti sportivi utilizzati è stata prestata, a differenza di quanto fatto per altre discipline sportive cittadine di livello nazionale);
– della “demolizione” del Palazzetto dello Sport prima e da fine 2024 della demolizione del campo di basket dell’Italcementi, al posto del quale verrà costruita una nuova vasca natatoria, con conseguente contrazione di chances per le Società che praticano sport a livello nazionale (dalla serie B Nazionale di Basket al Volley di A1, che già lo scorso anno è stato costretto a trasferirsi a Treviglio) di poter rimanere a Bergamo, con inevitabile aggravio di ulteriori costi per recarsi in provincia a giocare le partite casalinghe;
– non da ultimo del cambio delle regole della FIP che di fatto da questa stagione sportiva impediscono la compravendita dei titoli sportivi, non permettendo pertanto di ricavare da questa opportunità risorse economiche da utilizzare ed eventualmente riposizionarsi in categorie diverse da quella di cui si ha diritto;
– del comunicato stampa dei giocatori di fine aprile, rilasciato senza alcun preavviso, e che apparso sulla stampa sportiva nazionale certamente non ha aiutato la Società nella ricerca costante di approcci con il mondo imprenditoriale, al pari delle dichiarazioni rese a più riprese da tesserati della Società.
Ciò posto il CDA tiene a rappresentare che In questo ultimo mese e mezzo:
i) sono state intavolate in via riservata concrete trattative con almeno altre due realtà sportive nazionali nel tentativo di coniugare le reciproche volontà ed esigenze, trattative da ultimo sfumate;
ii) sono stati intrapresi contatti e si sono tenuti incontri con personalità del mondo dell’economia, con importanti imprenditori bergamaschi e stranieri, nei giorni e negli orari più disparati pur di non lasciare nulla di intentato; sfortunatamente anche questi tentativi alla fine non hanno portato il risultato sperato.
Gli attuali amministratori (componenti del CDA) hanno immesso nelle casse della Società, più volte, ingenti risorse personali pur di poter arrivare al termine del campionato.
Come in precedenza riportato, si è provato a fare di tutto per salvare la Società, e il Presidente Galluzzo in primis non si è mai risparmiato. Henry Ford ha detto ”Il meglio che possiamo fare è cogliere le opportunità, calcolare i rischi connessi, stimare la nostra abilità di gestirli e fare i nostri progetti con fiducia.”. Forse potevamo fare meglio, ma sicuramente abbiamo fatto tutto il possibile, fino all’ultimo istante disponibile.
Si ringraziano tutti gli sponsor e partner che in questa stagione sportiva ci hanno supportato.
L’intero CDA ringrazia Paolo Ferrari per l’abnegazione, la serietà, la trasparenza nel suo operato in questo anno e mezzo all’interno della Società; il Presidente ringrazia i vertici della Lega Nazionale Pallacanestro per il lungo ed amichevole colloquio telefonico di ieri mattina, ultimo tentativo per condividere la situazione e capire se ci fosse una possibile soluzione.
Con il pianto nel cuore siamo COSTRETTI ad affermare che alla Città di Bergamo non interessa il basket, ne’ le interessano 56 anni di storia del codice FIP 000517 (quest’anno per questa lunga storia la Bergamo Basket è stata inserita nel Registro delle Società Storiche della Lombardia); nessuno di coloro che avrebbe potuto fare qualcosa ha mosso un dito per aiutare questo CDA, CDA che ha provato in ogni modo a far si che questa storia continuasse.
Quando un giorno a Bergamo ci sarà un nuovo palazzetto se qualcuno SARA’ ascoltato e SUPPORTATO riporterà il basket in Città, ma questa purtroppo sarà un’altra storia“.