“Dobbiamo rimetterci il caschetto e andare in guerra. Fa male perderla in questo modo, soprattutto dopo un primo tempo ai limiti della perfezione“. Coach Gabriele Ghirelli fa la tara alla Bergamo Basket 2014, che avanti 54-47 ancora a metà del terzo quarto ha ceduto (92-71, 56-28 subìto nella seconda metà) alla Pallacanestro Vicenza: “Una partita dai due volti, pagando alla fine il solito deficit caratteriale. Abbiamo dimostrato di poterci giocare le nostre carte segnando 43 punti in casa di una squadra che fa della difesa il suo punto di forza“, osserva a bocce ferme il tecnico giallonero.
Rispondendo al quesito su cosa sia accaduto nel pieno della penultima passerella cronometrica, l’allenatore desiano è netto: “Per l’ennesima volta, al netto della rotazione corta, quando le cose si sono messe male e l’avversario è rientrato in partita nel terzo quarto, abbiamo iniziato a lamentarci smettendo di giocare insieme, di squadra. Non si può giocare da soli concedendo tiri da dentro l’area, senza parlarci più, mollando la concentrazione in difesa: la nostra indole, purtroppo una costante in stagione, è disunirci completamente alle prime difficoltà“.
Infine, sulla mega volata finale da 9 partite per raggiungere gli spareggi per la permanenza nella categoria: “Se vogliamo giocarci fino in fondo le nostre carte serve gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma sono io a dovermici mettere per primo – chiude Ghirelli -. Noi dobbiamo fare la guerra e invece smettiamo di essere squadra. Ora rimettiamoci l’elmetto: non siamo nelle condizioni di lamentarci, anche se le assenze di Sodero, Isotta e Roveda indubbiamente si fanno sentire“. (U.S.)