Hateboer e Ilicic destini girevoli

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Eugenio Sorrentino

Un anno fa l’Atalanta si apprestava a culminare la stagione più anomala della storia del calcio. La ripresa dopo il lockdown avrebbe visto la squadra ritrovarsi in modo inconsueto e poi finalmente riacquisire confidenza con il pallone. Il gruppo squadra faceva ingresso in una bolla virtuale, giocando alla grande e proseguendo il cammino ad alto livello che l’aveva portata nella Top Eight europea. Ma Josip Ilicic si è fermato l’11 luglio, la sera del 2-2 con la Juventus. L’Atalanta lo ha atteso, comprendendone il disagio e la necessità di prendere tempo per ricaricare le batterie e ripresentarsi con lo spirito giusto. Fiducia ripagata, tant’è che nella stagione appena conclusa, sebbene non raggiungendo il rendimento e la continuità a cui ci aveva abituato, Ilicic è sceso in campo in 27 partite di campionato, segnando sei reti e confezionando una decina di assist. Probabilmente la partita dell’anno è stata quella disputata allo stadio Anfield, una delle sei presenze stagionali in Champions League, con la firma al primo dei due gol che hanno permesso all’Atalanta di battere il Liverpool. Ora le voci di dentro dicono o fanno capire che l’esperienza di Ilicic a Bergamo sia destinata a concludersi. I cambi di modulo e l’addio di Gomez hanno sicuramente influito sulla stagione dello sloveno. Qualunque sia la nuova destinazione, Ilicic si lascia alle spalle l’affetto e la stima degli atalantini e merita un posto d’onore nella storia della Dea. Se finisse così, in quattro stagioni avrà disputato 147 partite tra campionato e coppe e messo a segno 56 reti, tra cui la quaterna al Valencia e l’incredibile gol da centrocampo al Torino, come solo Maradona aveva saputo fare.

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Capitolo a parte Hans Hateboer, il quale al termine della passata stagione, in pieno agosto, rilasciò una intervista in cui lasciava intendere che considerava conclusa la sia esperienza con l’Atalanta e il quarto di finale di Champions con il Paris SG il massimo traguardo possibile. L’esterno olandese non solo ci ha ripensato, convincendosi che il progetto continuasse a riguardarlo, ma è andato oltre, dopo l’infortunio al piede sinistro che lo ha tenuto per molto tempo lontano dai campi. Rientrato nel finale di campionato, ha deciso prudentemente di rinunciare alla convocazione con l’Olanda per il campionato europeo. La volontà espressa da Hateboer è di presentarsi nelle migliori condizioni, completamente ristabilito, all’inizio della nuova stagione con l’Atalanta. Sarà il suo quinto anno a Bergamo.