Il Challenger Atp riparte a novembre

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Luca Lembi

La 16esima edizione del Challenger ATP di Bergamo si giocherà dal 1° al 7 novembre 2021. La data, ufficializzata nei giorni scorsi, rispecchia le scelte adottate dopo la rinuncia a mettere in calendario la manifestazione a febbraio, ancora in piena emergenza sanitaria, e per di più senza pubblico. Non più 48 partecipanti, come nelle ultime due edizioni, ma 32 con 16 posti nelle qualificazioni che prenderanno il via la domenica precedente. Soddisfatto Marco Fermi, direttore del torneo, che aveva sperato in una collocazione tale da richiamare, nella fase finale di stagione, l’interesse di giocatori a ridosso della Top 100 o borderline, ai quali necessita accumulare punti in vista dei grandi tornei, a cominciare dall’Australian Open. In effetti, la prossima edizione del Challenger orobico precederà le NextGenAtp Finals di Milano e le Atp Finals di Torino. Come dire che per tre settimane il grande tennis e l’attenzione degli appassionati sarà concentrata sull’asse Bergamo-Milano-Torino in un crescendo di valori. Il torneo di Bergamo ne ha scoperti eccome, tenuto conto le edizioni 2018 e 2019 sono state vinte da Matteo Berrettini e Jannik Sinner, ancora campione in carica non essendosi svolta l’ultima finale tra Illya Marchenko ed Enzo Couacaud. Un anno fa i due finalisti restarono a guardare il Pala Agnelli mestamente interdetto, dividendosi punti Atp e prize money. E il Torneo Faip Perrel è passato alla storia per essere stato il primo challenger interrotto per emergenza sanitaria. Un triste primato, considerato quanto accadde nei giorni a seguire. Assume, percò, ancora maggiore importanza la decisione dell’Atp di individuare la prima settimana di novembre nel calendario internazionale, dando risalto alla storia del torneo e valore simbolico al ritorno del tennis d’elite in una delle città più colpite dal dramma del Covid. Una riedizione di speranza e rilancio. E per questo lo staff organizzativo guidato da Marco Fermi si è messo all’opera per allestire il Challenger che si giocherà su un nuovo tipo di superficie, che permetterà di esaltare maggiormente la tecnica individuale. Si conta sull’adesione degli sponsor tradizionalmente vicini e sull’interesse di altri che vogliono condividere l’evento sportivo. E poi l’auspicio della presenza del pubblico, sempre ammesso liberamente. “E’ una parte fondamentale del nostro progetto – sottolinea Marco Fermi – Ci auguriamo si torni alla normalità e che dare la possibilità di partecipare a una grande festa del tennis”.

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