Rino Fusco
Per vivere e interpretare le emozioni che hanno accompagnato la conquista della seconda Coppa Italia consecutiva da parte di Agnelli Tipiesse bisogna fare scorrere all’indietro la pellicola dei fatti di sport e di vita. Fino a un anno fa, quando il successo maturato da Olimpia Agnelli in quel di Bologna, al terzo tentativo in una finale per l’agognato trofeo tricolore, sfociò in una gioia incontenibile seguita al silenzio dei giorni del lockdown e di una stagione chiusa anzitempo. Nel mezzo il periodo buio, le indicibili sofferenze vissute da Bergamo e dai bergamaschi, la speranza e le incertezze perduranti. La bandiera portata in campo da Protezione Civile e Alpini, simbolo dell’operato in questo periodo di pandemia, simboleggia il sentimento che ha accompagnato l’inizio del match.
Non è un caso che, dopo il 3-0 inflitto al Porto Viro nell’attesa finale disputata al Pala Pozzoni di Cisano Bergamasco, e trasmessa da RaiSport consentendo a tifosi e appassionati di viverne le emozioni a distanza, capitan Cargioli abbia rivolto un pensiero e una dedica alla gente, a chi ha sofferto e continua a vivere le preoccupazioni legate alla pandemia. Una vittoria per Bergamo, con le emozioni riflesse negli occhi del presidente Angelo Agnelli e di una famiglia che ha legato il proprio nome alla pallavolo maschile. Come ha voluto farlo il mondo del volley di Cisano Bergamasco, che ha creato un sodalizio capace di centrare il primo obiettivo stagionale in attesa di giocare i playoff.
Tre set, quelli che sono bastati ad Agnelli Tipiesse per aggiudicarsi il 24° trofeo Del Monte Coppa Italia di serie A2-A3, contro un avversario di serie inferiore è vero ma capace di lottare con nerbo e carattere nelle prime due frazioni, sfoggiando una grande difesa. Nello score finale (25-21 25-21 25-10) emerge un sontuoso Jernej Terpin, che chiude con 21 punti e premiato quale miglior giocatore. Dodici i punti di Pierotti, 11 di Santangelo, 8 per Cargioli e Finoli finanche cinque. E coach Gianluca Graziosi spezza un tabù, vincendo finalmente la Coppa Italia in una partita che vedeva la sua squadra esposta al “tutto da perdere e niente da guadagnare”, ma brava in tutti i suoi componenti a bene interpretarla. Il segreto? “Giocare una buona pallavolo provando a divertirci” il credo di Graziosi. Il quale, messa in bacheca la regular season e questa Coppa, culla il sogno, nemmeno tanto proibito, di un finale di stagione in crescendo. Prima risposta da Lagonegro, dove Agnelli Tipiesse si è imposta 3-1 (25-20 23-25 25-14 26-24).