Muriel bis Player of the Month

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Simone Fornoni

Ha appena scritto 19 in casella grazie alla sponda del rivale delle ultime superpagelle dei tifosi. Più di lui non segna anima viva. Sempre meno bomber di scorta, a dispetto delle 14 su 25 da cambio in corsa in campionato, sempre più capocannoniere dell’Atalanta. Dicembre, con quell’acuto nella tana dell’Ajax, il 9, decisivo per centrare gli ottavi di finale di Champions League, non poteva sfuggirgli, davanti a Pierluigi Gollini. Con Roma e Bologna (due volte) punite dopo i Lancieri, oltretutto, su sei partite di cui solo un paio dallo start, col Midtjylland e al “Dall’Ara”. Luis Muriel ha bissato agevolmente a febbraio il titolo di Player of the Month. E continua a far breccia nel calcio surreale della pandemia e degli stadi vuoti, mettendoci nonostante tutto anche il sangue caliente che il pubblico, ristretto ai domiciliari, non può far ribollire per causa di forza maggiore, a favore della realtà sportiva che rappresenta tutto un popolo martoriato e continuamente penalizzato. A febbraio, complice un ulteriore tris, consecutivamente a Torino, Cagliari e Sampdoria, condito da altrettanti assist, a Robin Gosens coi granata, per la fronte bozzuta del connazionale Duvan Zapata col Napoli in campionato e a Ruslan Malinovskyi a Marassi, ecco il secondo premio stagionale decretato dal popolo della rete sotto l’egida del partner societario ItalianOptic.

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Meritatissimo, ancor di più perché a discapito del nazionale tedesco, laterale dallo stesso numero di palloni nel sacco nel mese considerato, terzo fromboliere di squadra. Della quale El Ronaldito, scatto fulminante appena vede l’area e la porta all’orizzonte, è di fatto l’unica punta pura in grado di mirare al bersaglio grosso con godibile costanza: 19 in 35 allacciate di scarpe, fanno 38 in 76 da atalantino. Da dodicesimo titolare, altro che seconda linea priva di troppa autonomia temporale causa stazza e massa non esattamente da fondista: recentemente è partito dalla panchina soltanto alla Sardegna Arena, dove l’ha fatta da match winner, e nella tana dell’Inter. Inamovibile nel percorso di Coppa Italia per guadagnarsi la seconda serata romana dal 2019, leggi un successo personale e il doppio di servizi vincenti (nove in tutto) con Cagliari e Lazio, per l’apripista Aleksey Miranchuk e per il Colonnello in un gustoso antipasto di campionato. Basta enumerare queste poche cifrette per dar conto di una multiutility su due gambe e dal cervello finissimo per il gioco del pallone, uno che mira all’obiettivo dialogando con tutti fino a smistare la corrispondenza quando serve.