Rino Fusco
Diciott’anni, un titolo italiano juniores conquistato lo scorso 11 settembre nella cronometro individuale, medaglia di bronzo nella kermesse europea, di San Pellegrino Terme come Ivan Gotti e prossimo ad approdare nel mondo del ciclismo dilettantistico. Più che una promessa, Lorenzo Milesi è un predestinato. Se ne sono accorti anche gli organizzatori del Gran Premio nazionale F.W.R. Baron, prestigioso riconoscimento che viene attribuito da otto anni su iniziativa di Rino Barin Veneto di Santa Maria di Luperi, nell’ambito del Progetto Giovani Juniores. Lorenzo Milesim che ha preceduto nettamente Gianmarco Garofoli e il giovane ceco Mathias Vacek, avrebbe dovuto ritirare il premio a Cittadella, ma la cerimonia è stata rinviata a data da destinarsi, ovvero quando l’emergenza sanitaria in atto permetterà di riprogrammarla. La storia di Lorenzo, il quale in una stagione tribolata ha messo in bacheca altri tre successi a cronometro oltre al titolo italiano di specialità, è iniziata appena due anni fa. Racconta, infatti, di essere salito sulla bicicletta il 19 giugno 2018, dopo essersi rotto i legamenti della caviglia giocando a calcio. Da strumenti rieducativi, i pedali sono diventati la passione. A metà luglio del 2018 ha affrontato la prima gara da allievo, con il Pedale Brembillese, correndo a Nembro e chiudendo al 25esimo posto. Passato juniores, si è accasato con i gialloblù della Ciclistica Trevigliese, sfiorando il tricolore già nel 2019 e finendo alle spalle di Andrea Piccolo, vero dominatore della corsa contro il tempo fino a un anno fa. Perché nel 2020 Lorenzo ha fatto vedere quanto vale, esaltando al massimo l’innato feeling con il cronometro. A lui i tecnici attribuiscono la capacità di adattarsi a tutti i tracciati. Non male per un allievo del pallone che giocava terzino sinistro nella sua San Pellegrimo, dove vive con papà Mauro, pasticciere in quel di San Giovanni Bianco, e la mamma Laura, infermiera a Bergamo. Lorenzo frequenta l’Istituto Superiore “David Maria Turoldo” di Zogno, a indirizzo meccatronico. La sua storia sportiva somiglia a quella dello sloveno Primož Roglič, il quale a 21 anni ha subito un grave incidente che ne ha interrotto la carriera nel salto con gli sci, facendolo avvicinare al ciclismo fino a sfiorare la vittoria al Tour de France. Decisamente un punto di riferimento per la crescita sportiva di Lorenzo Milesi, il quale dovrà accumulare esperienza e imparare e gestire le gare in linea, in attesa di tagliare il traguardo a braccia levate.