Simone Fornoni
Una torre di un metro e ottantasei per far attingere al Bergomatum Ager le vette iridate. Dai primi vagiti a Ranica allo svezzamento ad Albino, col cognato Dedo Villa a insegnarle a giocare fronte a canestro, fino a un giro d’Italia corredato dallo scudetto (più supercoppa) a Schio due anni fa e adesso il sogno delle Olimpiadi. Abitualmente gioca a 5, ma quando si tinge d’Azzurro diventa il faro in post, nonché capitana, della Nazionale Italiana di basket 3X3 del coach-professore Andrea Capobianco. Marcella Filippi, pure 17 presenze nel Quintetto Azzurro tra 2014 e 2018, è esuberante e creativa anche oltre il legno. 36 candeline il 27 luglio, 4 giorni dopo lo start dei Giochi di Tokyo, fa la Personal Chef e durante le ultime fasi dello lockdown 2020 s’era inventata il format “Amici di Marcella Filippi” con intervistone in diretta Instagram a colleghi come l’ex Blu Basket Tommaso Marino o a calciatori come il romanista Davide Santon.
Il 3 contro 3, nella pallacanestro, è uno sport nello sport. Campetto a metà, 15 per 11 metri, dieci minuti effettivi o si chiude a 21, con 1 punto da dentro l’area e 2 da oltre l’arco, 12 secondi per tirare, 5 al massimo per stare spalle a canestro sennò è “stalling”, tre sul parquet più un cambio per volta, senza limite di falli ma con due antisportivi si esce, “clear the ball” sul canestro subito, check con palla passata a chi ne ha diritto, niente rimesse, niente salti a due ma sorteggio con scelta della palla subito o al supplementare dove vince chi ne segna 2 per primo. Per Marcella, trascorsi a Carugate, Udine, Pomezia, Faenza e Spezia, il presente sono le Panthers Roseto (impegnate nella poule promozione dalla B) dopo la fine della settima stagione a San Martino di Lupari. Insieme alle Lupe, l’ultima impresa è stato il book in collaborazione con Confartigianato Imprese Padova: “Lupebasket: Talento e Bellezza”, presentato il 17 maggio scorso.
Tornando a quel rettangolo magico, il pass per il Sol Levante, dopo il torneo di Graz, è stato strappato al preolimpico di Debrecen in Ungheria dal 4 al 6 giugno (21-11 a Taiwan, 21-5 all’Iran, 16-11 all’Olanda e 13-12 all’Ungheria in finale) con Rae Lyn D’Alie (Virtus Bologna), Chiara Consolini (Ragusa), Giulia Rulli e Sara Madera (Broni). C’è un palmarès da implementare, dopo i Mondiali (sempre 3X3) nel 2018 a Manila nelle Filippine, valso il Collare d’oro al merito sportivo e la partecipazione ai Mondiali di Russia (2014), Cina (2016), Francia (2017), agli Europei di Romania (2016) e Olanda (17). Adòss.