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Matteo Giupponi pass per Tokio

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Rio de Janeiro 12/08/2016 Olimpiadi Estive Rio2016,Olympics Game Rio 2016 Atletica, Nella foto: Giochi Olimpici di Rio 2016 - Foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo - Vietato uso Pubblicitario

Luciano Locatelli

Non si ferma la marcia di Matteo Giupponi che all’età di 32 anni (appena compiuti) sulle strade di Podebrady ha conquistato il pass per Tokyo nella 20 chilometri ottenendo il settimo miglior tempo italiano di sempre. L’impresa dell’atleta orobico, schierato tra gli azzurri per l’occasione, assume ancora più rilievo in quanto la prima gara ufficiale dopo il lockdown.

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Il marciatore bergamasco ha saputo resistere al forcing imposto poco dopo metà gara dallo svedese Perseus Karlström e dei francesi Gabriel Bordier e Kevin Campion, mantenendo il ritmo di gara dei primi e riuscendo così a tagliare il traguardo in seconda posizione dietro allo svedese.

Il portacolori dei Carabinieri ha concluso la propria prova con il tempo di 1h19’58”, abbassando il proprio limite fissato ai Giochi di Rio de Janeiro di 29 secondi e permettendo all’Italia di conquistare a sua volta il successo di squadra.

A fine gara quasi uno sfogo liberatorio di Matteo che ha così raccontato la gara alla stampa: “Questo tempo e il secondo posto si portano dietro tante emozioni, quattro anni difficili, tanti infortuni da cui non riuscivo ad uscire. Il record personale, lo standard per Tokyo, la soddisfazione di scendere sotto l’ora e venti: felicissimo di come è andata la gara, nonostante la pioggia e il freddo che si sono fatti sentire. Perseus Karlstrom era il favorito e ha allungato per la prima volta al 17°, io sono riuscito a rientrare e per qualche chilometro ho creduto di poter lottare per la vittoria. Gli ho reso la vita difficile ed era quello che volevo fare. Sapevo di valere il primato personale, perché dopo il lockdown mi sono allenato molto bene, ma realizzarlo è un’altra cosa”

L’appetito però vien mangiando e ora il marciatore orobico ha intenzione di conquistare il pass anche sui 50 km: “Mi allenerò con Michele Didoni, un ritorno al passato, un tecnico che mi conosce bene. A un anno dalle Olimpiadi era un fattore determinante. Il caso ha voluto che proprio a Podebrady io abbia marciato un secondo più veloce di quanto abbia fatto lui a Goteborg 1995, quando vinse i Mondiali. Un altro motivo di orgoglio”. racconta ai microfoni Fidal Giupponi:“A dicembre vorrei fare una 50 chilometri poi deciderò quale distanza affrontare a Tokyo. Anche a Rio avevo entrambi gli standard, ed è andata bene”.

Con questo risultato Giupponi sorpassa proprio Michele Didoni (1h19’59”) nella lista delle prestazioni italiane di marcia 20 Km piazzandosi al settimo posto tra i migliori marciatori azzurri di sempre dietro a Marco Giungi (1h19’49”).