Federico Errante
Debutto col botto, bis ai piedi del podio. Se il sabato ha regalato una piacevolissima abitudine, la domenica ha portato in dote una rarità. E non potrebbe essere altrimenti per una fuoriclasse che ha terminato nella top 3 – con la bellezza di 14 affermazioni – più del 50% delle sue 53 presenze in Coppa del Mondo. Michela Moioli ha cominciato un’insolita stagione di snowboardcross e lo ha fatto sulle nevi di Chiesa Valmalenco, nella località che ha sostituito in calendario l’evento (rimandato al 2022?) che si sarebbe dovuto svolgere a Bergamo Alta. Straordinaria la nostra che in gara 1 precede l’americana Faye Gulini e l’eterna rivale, la ceca Eva Samkova mentre, nella finalina, sorride anche l’altra bergamasca Sofia Belingheri che si mette tutte alle spalle e conclude con una brillantissima quinta piazza. “E’ stata dura arrivare fino in fondo ma sono contenta di avere rotto il ghiaccio e avere dato il meglio di me. C’erano tante incognite che run dopo run sono riuscita a dissipare. Non avevo mai vinto prima d’ora nella gara inaugurale” dichiarava Michela fresca del trionfo. Ebbene, potrebbe essere stata proprio la stanchezza – col senno di poi e senza concrete riprove – ad aver inciso nella finale disputata 24 ore più tardi. Non c’è la riprova e va dato il giusto merito alla splendida rimonta di Samkova, che da quarta le passa tutte fino al successo. Una condotta al contrario rispetto all’azzurra che, dopo aver condotto in scioltezza quarti e semifinale, era uscita meglio di tutte dal cancelletto, aveva messo la freccia su Gulini per passare al comando prima di cedere alla distanza. Rendimento pressoché parallelo a Belingheri che cade in semifinale e probabilmente risente anche nella small final che termina in ottava posizione. Nonostante una “prima” a due facce, è più la soddisfazione rispetto ai rimpianti se non altro anche per la legge dei grandi numeri. Per ripescare la 25 enne alzanese giù dal podio, infatti, bisogna scorrere fino al 2 marzo del 2019 a Baqueira Beret (Spagna): da quel momento tre vittorie, tre secondi posti ed un terzo. Ora la tavola tornerà protagonista nei Mondiali svedesi a Idre, dopo la rinuncia forzata a Zhangjiakou (Cina): giovedì 11 la prova individuale e venerdì 12 la competizione mista a squadre. L’oro iridato, per la cronaca, è la sola gemma che manca nella bacheca di Moioli. Che punta dritta a colmare quel buco. Pur con tutte le anomalie che sta portando con sé questa stranissima annata della tavola in tempo di pandemia.