Volley Bergamo 1991 su e giù

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A una squadra di pallavolo può capitare di non ritrovarsi e giocare male, offrire un rendimento alternato e poi cedere banalmente nel finale. E’ finita proprio così la trasferta capitolina di Volley Bergamo 1991, che avrebbe voluto e potuto avere ragione di Acqua&Sapone Roma Volley e invece ha ceduto al tie-break, peraltro di misura. Solo un punto per le rossoblù di coach Giangrossi, sufficiente tuttavia a tenere Roma alle spalle. Il paradosso è che Bergamo ha vinto primo e terzo set, arrivando a realizzare solo 14 punti nella seconda e quarta frazione, prima di un tie-break perso 13-15. L’analisi di Lino Giangrossi riassume con chiarezza quanto accaduto: “Una partita brutta, entrambe volevamo vincere. Noi per metterci in una posizione di classifica più comoda. Ci sono stati tanti strappi, poca continuità. Una partita tanto nervosa, tanta emotività in campo. Peccato, abbiamo perso un’occasione. In questo momento ogni punto è importante e anche questo fuori caso lo è, ma c’è un po’ di rammarico. Loro sono sempre rientrati in campo convinti di poterci mettere in difficoltà. Il quinto set è stato un punto a punto perso per alcuni episodi”. Sara Loda, da capitano, è l’emblema della sincerità: “Abbiamo giocato a set alterni. Per come abbiamo giocato non potevamo meritare di più anche se speravamo di portare a casa 3 punti”.

Nel primo set, dopo essere passata a condurre alimentando le speranze dei tanti tifosi che hanno raggiunto la capitale, il Volley Bergamo 1991 ha consentito alle romane di risalire fino a -1 (19-20). A decidere le sorti della frazione, la decisione di  Giangrossi di inserire in diagonale Turlà e Cagnin, che con Lanier (6 punti nel parziale) hanno permesso di chiudere 20-25. Quando nel secondo set Roma ha allungato portandosi sul 16-8, non c’è stato margine di recupero e il risultato è stato riportato in parità: 1-1 (25-14). Ripartita con Cagnin opposta a Di Iulio, la squadra rossoblù ha riacceso la battaglia e si è presa la vittoria parziale con lo stesso risultato, ma a proprio favore (14-25). Sotto il segno di Lanier (6) la ripresa nel quarto parziale, quando però il sestetto capitolino ha avuto uno scatto sul 12-7 allungando definitivamente e guadagnando il diritto a giocarsela al tie-break. Cagnin ha aperto le danze nel quinto set, con Lanier spostata in diagonale con Di Iulio. Un punto a punto che arriva fino al 13 pari, infine due attacchi capitolini che chiudono il match (15-13). Un punto per la classifica invece di tre, ma anche i piccoli passi servono per prepararsi a farne di più grandi.

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Nella foto: una fase del match tra Acqua&Sapone Roma e Volley Bergamo 1991 (credits: ufficio stampa volley bergamo 1991)