Andrea Locatelli Top Ten Superbike

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Luca Lembi

Finalmente si torna a gareggiare. Ha inizio la nuova avventura nel WorldSBK, non vedo l’ora di scendere in pista e dare il via alla tanto attesa stagione 2021. Quest’anno per me sarà tutto da scoprire, ma sono molto entusiasta di partecipare a questo grandissimo campionato. Correremo su circuiti molto affascinanti, molti dei quali ancora non conosco, ma non temo le sfide, darò il massimo per dimostrare il mio potenziale anche nella categoria regina delle derivate di serie”. Questo il pensiero affidato al suo profilo social da Andrea Locatelli, al debutto nel mondiale Superbike in sella alla Yamaha YZF R1. Dopo essersi laureato campione del mondo Supersport nel 2020, sta prendendo confidenza con la nuova categoria. Gli esperti dicono che Andrea Locatelli deve imparare a gestire meglio la parte elettronica e a sfruttare tutte le gomme disponibili, da quella da gara a quella da qualifica. E, a proposito di qualifiche, sulla pista del Motorland Aragon, nella gara d’esordio stagionale, il 24enne selvinese ha fatto segnare un dignitoso quattordicesimo tempo, che lo ha fatto partire in quinta fila. Un debutto giudizioso, non da guascone, atteggiamento che non rientra nella personalità e nella filosofia di guida del giovane centauro. Andrea ha dedicato un periodo lungo ai test con la nuova moto e ha il vantaggio di ritrovarsi come compagno di team il più esperto e rodato turco Toprak Razgatlioglu. Con il quale, ha raccontato Andrea, si è creato subito un ottimo rapporto. Curiosamente, lui e Toprak sono nati il 16 ottobre 1996, ma il turco gareggia in Superbike dal 2018 e ha inanellato cinque vittorie. Andrea, dal suo canto, può vantare la straordinaria stagione passata in cui ha collezionato 12 successi e 13 podi in 15 gare. Con in più i mesi invernali trascorsi a gestire il passaggio dai 600 ai 1.000 cc e cercare il feeling con la Yamaha YZF R1. Lui sembra trovarsi a piego agio con la moto, ma come da sua stessa ammissione deve sfruttare meglio la potenza in uscita di curva. Purtroppo, all’esordio gli è toccato misurarsi con il tracciato di Aragon, notoriamente difficile per la Yamaha. La speranza, espressa alla vigilia del debutto, era un piazzamento tra i primi dieci. Ebbene, la risposta è arrivata e conforta in chiave futura. Decimo posto è stato in Gara 1, nono in Gara 2.

forbes

Infine, nella Superpole Race, valsa la seconda affermazione del weekend di Jonathan Rea, il pilota selvinese ha dovuto confrontarsi con la pista umida, finendo dodicesimo, preceduto da Michael Ruben Rinaldi, primo degli italiani con la Ducati.