Atalanta a 7 stelle

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Quando l’Atalanta fa l’Atalanta, la partita volge a senso unico. Lo ha imparato a sue spese, come prima tante altre squadre di varia caratura, il Torino che alza bandiera bianca nel proprio stadio dopo aver vinto all’andata la sfida giocata sul neutro di Parma. La nuova serata super di Gomez e compagni regala il ritorno al successo dopo i due stop consecutivi in coppa Italia a Firenze e, sorprendentemente, in casa nel turno precedente con la Spal. Pieno riscatto della squadra di Gasperini, che si regala la migliore vigilia del suo 62esimo compleanno, grazie a un dominio assoluto, di proporzioni tali da annichilire idee e forza agonistica dei granata.

Un’Atalanta stellare che stravince la sfida con il Torino con un’altra straordinaria goleada: sette reti, tre delle quali messe a segno da Josep Ilicic, una addirittura con il pallone calciato su palla inattiva dalla linea di centrocampo. Ai tre gol di vantaggio con cui chiude il primo tempo, l’Atalanta ne aggiunge altri quattro nella ripresa. Il risultato stratosferico mette in evidenza l’atteggiamento di Gomez e compagni che onorano l’impegno giocando fino all’ultimo pallone utile e confezionando la più larga vittoria di sempre ottenuta da una squadra sul campo del Torino.

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Atalanta ancora una volta negli annali del calcio, con la partita perfetta che vede in formazione gli stessi che hanno guadagnato l’accesso alla Champions League.

Se non avesse accusato qualche (fisiologico) passaggio a vuoto, l’Atalanta si ritroverebbe a recitare il ruolo del Leicester nella fulgida stagione del trionfo in Premier League. Restando con i piedi a terra, il quarto posto resta ampiamente alla portata della squadra di mister Gasperini, che a Bergamo sta realizzando il suo calcio spettacolo condito di vera sostanza e non poteva sperare in migliore vigilia del suo 62esimo genetliaco.

Nel calcio contano i numeri e quelli riportati nel campionato in corso sono impressionanti: 57 reti in 21 giornate per una media di 2.71 a partita. Ai 13 gol di Ilicic si sommano i 12 di Muriel, il quale non fa sfracelli ma segna, i 7 di Zapata tornato a iscrivere il proprio nome nello score dopo tre mesi di assenza forzata, tanti quanti ne ha fatti Gosens, il difensore più prolifico a livello continentale.

Un gradino sotto Papu Gomez, ma sono sei perle. Al bottino contribuiscono finora Pasalic (4), Freuler e Malinovskyi (2), Castagne, De Roon, Djimsiti e Traorè (1).

C’è ancora tanto spazio.

Eugenio Sorrentino