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Con Goggia a quota 100

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Alpine Ski World Cup 2020/2021 Crans Montana (SUI), Sofia Goggia (ITA) 23/01/2021, Photo: Pier Marco Tacca/Pentaphoto

Federico Errante

Avete presente quando due elementi sono talmente in simbiosi da apparire come un tutt’uno? Questo è ciò che succede a Sofia Goggia quando si affaccia dal cancelletto per affrontare la discesa. Qualcosa che ha nel dna. Che nel 2018 le ha regalato a distanza di pochi giorni il titolo olimpico e la coppa di disciplina e che l’ha vista riempire il palmares con otto vittorie delle undici complessive. Ma le due in 24 ore a Crans Montana, in Svizzera, profumano di storia come non mai. E non solo perché ha portato all’Italia la vittoria n.99 e la n.100 nello sci femminile. La bergamasca così ha quasi doppiato le dirette antagoniste nella graduatoria di specialità con 480 punti, l’americana Breezy Johnson a 285 e la svizzera Corinne Suter a 270. Già le prove, in effetti, avevano fornito una prospettiva piuttosto chiara di quale dovesse essere l’andamento in terra elvetica, a prescindere dal primo e dal terzo crono fatto registrare. Ebbene, quando Sofia si mostra subito centrata, solida e in controllo ecco che salire sul gradino più alto del podio poche ore più tardi se non diventa una naturale conseguenza poco ci manca. Impressiona anche la sua lucidità, non solo sul piano fisico ma soprattutto su quello mentale: l’essere focalizzata costantemente alla prova successiva pensando essenzialmente a fornire la miglior performance giorno dopo giorno. Una filosofia che combacia a pieno con una maturità totale. E si nota, dall’atteggiamento e dai risultati. Ciò non significa stracciare le altre ad ogni occasione perché non siamo al cospetto di un robot, piuttosto saper cogliere ogni frammento di positività. Talvolta senza impressionare, piuttosto lavorando con pazienza e tenacia. Lo sta dimostrando in gigante con una crescita che l’ha portata a consolidare il primo gruppo di merito mentre nel superG di ieri sarebbe andata sul podio se non avesse tagliato la terzultima porta. Nel frattempo, restano i numeri, che ripone in un cassetto con il ghigno che la contraddistingue ma che sono emblematici. Nessuna italiana aveva vinto quattro discese di fila con quelle di venerdì e sabato che la portano ad essere la sesta azzurra di sempre – dopo Gustavo Thoeni, Deborah Compagnoni, Isolde Kostner, Dominik Paris e Marta Bassino – a realizzare il back-to-back (due successi in due giorni consecutivi nella stessa specialità e nella stessa località). Intanto i Mondiali di Cortina sono sempre più vicini. Pardon, la sua Cortina. Con la sua discesa che si disputerà sulla sua Olympia delle Tofane.

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