Il poker di Valencia

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Eugenio Sorrentino

Il pallone ricordo del poker rifilato al Valencia, con
cui Ilicic è uscito trionfatore con la squadra dallo
stadio Mestalla, è stato donato all’Ospedale Papa
Giovanni XXIII ed è diventato simbolo della
vicinanza dell’Atalanta ai medici e operatori
sanitari che curano chi è stato contagiato da
Un’impresa coronavirus. Dobbiamo partire da
questo gesto, non solo simbolico, per raccontare il
senso del traguardo raggiunto sul campo dalla
squadra di Gian Piero Gasperini, che ha staccato
un assegno da 50mila euro a sostegno della
raccolta fondi per fare fronte all’emergenza.
L’Atalanta accede ai quarti di finale di Champions
League, scrivendo un’altra straordinaria pagina
della sua storia e un nuovo, prestigioso capitolo
dell’era Gasperini. che riveste, insieme al grande
valore sportivo, anche un enorme significato
morale per Bergamo e i bergamaschi. L’Atalanta,
all’esordio in Champions League, tra le prime otto
d’Europa è il premio al progetto costruito da una
società che ha saputo promuovere il calcio di
provincia ai massimi livelli qualitativi.
Nella serata trionfale di Valencia, giocata a porte
chiuse ma con l’eco di un tifo sordo proveniente
dall’esterno da tifosi locali imprudentemente fatti
ammassare, eccelle la classe assoluta di Josep
Ilicic, capace di segnare quattro gol come solo l’ex
milanista Shevchenko in una partita in trasferta.
Con la sua classe ubriacante, in soli 90 secondi, si è
procurato e ha trasformato un calcio di rigore.
L’errore che ha permesso agli spagnoli di
pareggiare sono stati compensati dallo spunto dello
sloveno, interrotto da un tocco di mano sentenziato
dal Var con assegnazione del penalty che ha
riportato avanti l’Atalanta prima dell’intervallo.
Ripresa disputata con in campo Zapata al posto di
De Roon, uscito per un colpo all’occhio sinistro, con
Pasalic retrocesso in mediana accanto a un superbo
Freuler. Quando il Valencia è passato al 3-4-1-2,
l’Atalanta si è espressa meglio quantunque abbia
subito due gol. Dopo 5’, dal possibile 3-1 (traversa
di Freuler) al 2-2 il passo è stato breve, frutto di un
colpo di testa vincente di Gameiro. A metà ripresa
il ribaltamento momentaneo di risultato
(penetrazione centrale di Torres e pallonetto a
Sportiello in uscita) non ha tolto certezze alla
squadra di Gasperini. A rimettere le cose a posto ci
ha pensato l’irresistibile Josep Ilicic, in gol al 26’
con un rasoterra angolato e al 38’ con un sinistro
all’incrocio dei pali.

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