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Lo stadio Legler promosso

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Matteo Macoli

Salah, Manè e Firmino allo stadio “Matteo Legler” di Ponte San Pietro? Non succede, ma se succede sarebbe tutto pronto: il centro sportivo che ospita le partite dei blues di Ponte nel campionato di serie D è stato infatti designato come campo di riserva per gli allenamenti delle squadre che l’Atalanta affronterà nel gruppo D della Champions League, vale a dire Liverpool, Ajax e Midtjylland. È la conseguenza del via libera recentemente ottenuto dalla Dea per disputare le partite europee casalinghe nel rinnovato Gewiss Stadium: secondo i regolamenti dell’Uefa, la società ospitante mette a disposizione degli avversari il proprio stadio per l’allenamento di rifinitura e contestualmente deve designare anche un campo di riserva per gli allenamenti qualora l’impianto principale non fosse disponibile (per ragioni metereologiche o se l’altra formazione dovesse arrivare con qualche giorno d’anticipo rispetto alla gara). La scelta è quindi ricaduta sul Legler, simpaticamente noto anche con l’appellativo di “Wembley” del calcio dilettantistico bergamasco e che peraltro, nel 1970, aveva già respirato profumo di Europa con la Coppa Ottorino Barassi tra il Ponte San Pietro e gli inglesi dell’Enfield.

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L’Atalanta, nelle scorse settimane, ha dapprima contattato il Ponte San Pietro, società a cui è legata da un importante accordo tra i rispettivi settori giovanili: il Ponte è infatti al momento l’unico Centro di Formazione Atalanta della nostra provincia. Successivamente è stata coinvolta anche l’Amministrazione Comunale, che nell’ultimo triennio ha promosso una riqualificazione dello stadio: proprio sui requisiti del nuovo impianto di illuminazione a led si sono concentrate le verifiche dei commissari Uefa che hanno infine dato il loro benestare.

I legami storici tra Ponte e Atalanta affondano agli albori del secolo scorso. Il gioco del pallone, nelle nostre zone, fu sdoganato da giovani svizzeri tra cui proprio l’imprenditore Matteo Legler dell’omonima azienda tessile di Ponte San Pietro: nel 1904 fondò il Football Club Bergamo, associazione progenitrice della sezione calcistica della Bergamasca (aperta nel 1913) unitasi poi con l’Atalanta dal 1920. Matteo Legler, nel 1910, diede vita anche alla Vita Nova, la società calcistica di Ponte che diverrà nel 1947/1948 la seconda squadra bergamasca dopo l’Atalanta a raggiungere la serie B. Matteo Legler ricevette dalla FIGC il distintivo d’oro di «Pioniere del Calcio Italiano»: da lassù sarà soddisfatto di vedere come il legame storico tra Ponte e il calcio bergamasco è più forte di prima.