Martina vola controvento

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martinacaironiCenti metri tutti d’un fiato, con una progressione che solo lei, tra le atlete amputate al sopra o all’altezza del ginocchio, riesce a produrre. Nella gara più veloce dell’atletica, Martina Caironi non ha rivali e mette al collo l’oro paralimpico europeo categoria T42 chiudendo il trittico che l’ha vista trionfare ai Giochi di Londra 2012 e al mondiale di Lione 2013 quando ha fatto il bis nel salto in lungo. Da aggiungere due titoli italiani conquistati allo stadio Olimpico di Roma e la medaglia d’oro vinta al Golden Gala. Agli Europei paralimpici di Swansea la campionessa bergamasca non aveva avversarie se non lei stessa, lasciandosi alle spalle la coppia tedesca formata da Vanessa Low e Jana Schmidt. La 25enne finanziera bergamasca, nata ad Alzano Lombardo e residente nel capoluogo orobico, inseguiva il sogno di abbattere il muro dei 15 secondi. Non c’è riuscita perché ha corso contro il vento che soffiava a 5 metri al secondo. Un freno naturale che ha fatto fermare il cronometro sul tempo di 15”63, 45 centesimi oltre il record mondiale che le appartiene. Un appuntamento solo rimandato per un’atleta assurta a simbolo di bravura, tenacia e costanza, capace di indurre sull’onda dei propri successi altri giovani diversamente abili a mettersi alla prova nelle discipline sportive e in modo particolare nell’atletica leggera.

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