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Mental trainer per Agnelli Tipiesse

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a cura della redazione

Senza tregua. La positività di più di tre atleti della squadra, rilevata dal tampone di controllo la scorsa settimana, ha impedito ancora una volta ad Agnelli Tipiesse di scendere in campo. I ragazzi di coach Graziosi sono fermi già da tre turni. Le partite rinviate sono quelle che i rossoblù avrebbero dovuto giocare contro la capolista Ortona in casa, con Santa Croce in trasferta, e con l’agguerrita Taranto in casa, al Pala Pozzoni di Cisano Bergamasco. Nelle scorse settimane molte squadre del panorama pallavolistico si sono dovute fermare a causa dei contagi e tanti atleti positivi si sono dovuti mettere in isolamento fiduciario e hanno continuato ad allenarsi da casa compatibilmente con la loro sintomatologia. La fiducia nel futuro e la voglia di riscatto manifestata dai giocatori di Agnelli Tipiesse rispecchiano appieno la mentalità bergamasca di tenacia e caparbietà che mettono nel lavoro quotidiano in palestra e durante le partite. In questa fase assume grande importanza i consigli del mental trainer Emanuele Arioli per mantenere la forma fisica e alta l’intensità agonistica in quarantena. I ragazzi di Graziosi avevano raggiunto l’apice della forma grazie anche alla preparazione atletica e il lavoro svolto in questi ultimi tre mesi, quando l’ombra del Covid si è posata sulla squadra costringendo a fermare il lavoro costante ed intenso. Il mental trainer di Agnelli Tipiesse, Emanuele Arioli, spiega come gestire questo momento di stop per mantenere la testa sul pezzo.

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Come si affronta mentalmente per un atleta lo stop da malattia Covid? 

Periodo molto strano per un atleta di alto livello – dichiara Emanuele Arioli – Gli atleti non sono abituati a fermarsi e non possono farlo. In questo caso è molto facile perdere il grande lavoro fatto finora e ricordiamoci che questi ragazzi stavano proprio bene. Cosa fare? Il lavoro possibile è il mantenimento fisico, da casa in quarantena con i soli strumenti o attrezzi che si possono avere o inventare con l’aiuto del preparatore atletico. Il problema è riuscire a mantenere l’intensità agonistica e gli spazi. Gli spazi si trovano solo in palestra e quindi è importante prima di tutto stare bene ed in forma per poi essere rapidi in palestra a ritrovare gli spazi e i tempi di gioco. L’intensità agonistica? Consiglio di metterla in ogni esercizio e sforzarsi a lavorare anche a casa come se ogni domenica ci fosse la partita: solo così si potrà tornare in palestra e lavorare a pieno ritmo appena sarà possibile”.