Nuovo ciclo AlbinoLeffe

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Simone Fornoni

Lo stadio sorto nel centro sportivo di proprietà a Zanica, 1.800 posti estendibili ai 5.500 minimi in caso di salto di categoria, per riabbracciare le origini. La base della rivoluzione dell’AlbinoLeffe, che ha salutato pure il tecnico Marco Zaffaroni, due settimi posti e altrettanti tuffi pieni di speranze ai playoff. Il nuovo corso inizia dalla direzione sportiva. Out Simone Giacchetta, uomo mercato dell’ultimo quinquennio, dentro il nembrese Aladino Valoti, ex recente di Cosenza, Südtirol, Palermo e Primavera del Napoli, già protagonista (2005-2016) dietro la scrivania, compresa la serie A sfiorata nella doppia finale col Lecce, durante i nove anni filati di permanenza cadetta.

forbes

A volte ritornano. I titoli di coda del film bluceleste 2020-2021, semifinali playoff perse con l’Alessandria, 1-2 a Gorgonzola e 2-2 al “Moccagatta”, sono la premessa e la promessa della fioritura reinnestando le radici che tengono legate società e squadra al territorio, benché di bergamaschi l’organico non abbondi. Per la politica dell’apertura a mezzogiorno, appunto, del dirigente in uscita, fabrianese ex Reggina, lui sì promosso, alla Cremonese in B, stesso tragitto toccato all’ex direttore generale Sandro Turotti, a sua volta successore (2004) di Roberto Spagnolo, attuale direttore operativo dell’Atalanta. Il capitano di lungo corso, il beneventano Carmine Giorgione, insieme all’altra conferma pesante, il centravanti Sacha Cori però a secco nel tentativo di scalata alla B a un novennio dalla caduta nel terzo campionato professionistico nazionale sulla spinta di Scommessopoli (13 indagati tra tesserati ed ex), ne sono esempi chiarissimi. Al netto di offerte irrinunciabili, dovrebbe restare il bomber da 18 Jacopo Manconi, contratto fino al 2022, allietato dalla nascita di Amelie avuta dalla compagna Daniela, mentre tra chi ha levato le tende senza rinnovo il capofila c’è il perno della difesa ultimamente virato a centrodestra alla Rafa Toloi, il brianzolo Davide Mondonico, accasatosi a Crotone. Se per la panca in pole c’è un Armando Madonna giubilato dall’Inter Primavera a Final Four in corso, papabile per un atto terzo, i made in BG restano il veterano Riva e i giovani saliti dal vivaio Brevi, Maffi, Piccoli, Ghezzi, Berbenni e Mario Ravasio, punta del ’98 mai esplosa. Tra i nomi per il nuovo condottiero, guai a escludere chi lo è già stato da maggio 2008 a settembre 2009 e tra estate-dicembre 2013 in Lega Pro-Prima Divisione, salvo esoneri a favore dell’Emiliano Mondonico-bis la prima volta e la seconda (a Santo Stefano) di Elio Gustinetti, colui che gli aveva spalancato le porte 5 anni a mezzo prima.