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Voglia di volley

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Federica Sorrentino

Dove non è riuscito il calcio, che avrebbe potuto e dovuto riprendere il campionato di serie A facendo disputare la prima partita ufficiale al Gewiss Stadium, onorando in tal modo la città e il territorio di Bergamo colpiti dalla pandemia, spicca la scelta semplice quanto spontanea del mondo della pallavolo femminile rivolta proprio a quel contesto dove, da un quarto di secolo, si è sviluppato un movimento vincente nei titoli assoluti e nella promozione della disciplina.

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Martedì 15 settembre, nei suggestivi luoghi della Città Alta, Bergamo ospiterà la cerimonia ufficiale di apertura della stagione sportiva 2020-21 e la presentazione dei Campionati di Serie A1 e A2. Poco importa che, nel frattempo, sarà stata disputata la Supercoppa Italiana. Questo appuntamento sottolineerà la vicinanza del volley nazionale a una realtà che ha portato fasti e conquistato ammirazione, oltre che trofei, diventando un modello da replicare. Quando dici Volley Bergamo, oggi Volley Zanetti, pensi automaticamente alla famiglia Foppapedretti che ne ha sostenuto il cammino e segnato la storia. Otto scudetti, altrettanti trionfi nella Champions, una coppa Cev che fu il primo trofeo messo in bacheca l’anno dopo l’arrivo nella massima serie, 6 coppe Italia e 6 supercoppe italiane.

La Lega Pallavolo Serie A Femminile ha operato una scelta precisa, intendendo ripartire di slancio, dopo mesi di stop forzato, proprio da una delle città che sono state epicentro dell’emergenza sanitaria, per testimoniare con piena consapevolezza ciò che è accaduto, nel rispetto di chi ha sofferto, e contemporaneamente trasmettere un messaggio di rinascita e speranza.

Rispetto, entusiasmo e determinazione i termini usati da Mauro Fabris, presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile. Termini che corrispondono ad altrettanti valori che accompagnano il movimento. “Bergamo è la città dalla storica passione per il volley femminile, la città della squadra più titolata d’Europa, che ha scritto e certamente saprà scrivere ancora pagine indelebili di storia della pallavolo” – è il messaggio consegnato nell’annunciare l’appuntamento di metà settembre. E altrettanto importante ciò che ribadisce Luciano Bonetti, presidente del Volley Bergamo: “Vogliamo essere simbolo della rinascita. Sarà una vita diversa, sarà uno sport diverso, non saremo più gli stessi, ma dobbiamo dimostrare che vivere si può”.