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Primo tempo straordinario.

L’incipit di Gian Piero Gasperini riassume in tre parole la riuscitissima prova d’orchestra allo stadio olimpico di Torino, successiva alla battuta d’arresto casalinga subìta in casa nel posticipo della prima giornata di ritorno con la Spal.

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“Una sconfitta che ha lasciato il segno e spinto i ragazzi a realizzare una prestazione importante, che si è rivelata notevole sotto tutti gli aspetti. Mi aspettavo la reazione, non potevo prevedere che fosse di tale qualità e livello, non solo nelle giocate ma anche nel modo di difendere. Positivo l’atteggiamento tenuto nel secondo tempo, alla luce di quanto capitato a Roma con Lazio, quando all’intervallo eravamo in vantaggio di tre gol e abbiamo subito la rimonta nella ripresa. Così non è stato con la squadra granata, che ci ha provato nei primi minuti della ripresa, poi sono arrivato il quarto e quinto gol nel giro di 60 secondi e la partita si è chiusa”.

Qualcuno gli ricorda l’espressione manifestata al gol di sinistro di Gosens. “In effetti ha segnato altre volte allo stesso modo, ma non finisce mai di meravigliare. Un tempo le palle inattive erano la nostra forza, ora ci riescono questi colpi”.

Il pensiero si sposta sulla prestazione di Ilicic, che il tecnico definisce “determinante, sia come realizzatore che come riferimento per il gioco. Con lui e il Papu diventa difficile per gli avversari prendere le misure, perché sanno giocare in più zone del campo, in profondità e bassi, vicino al centrocampo. Intorno a loro nasce molto del nostro gioco offensivo, ma è tutta la squadra che va elogiata in tutte le componenti”.

Josip Ilicic si è portato a casa il pallone, con cui – promette ai microfoni di Dazn – di far giocare le sue figlie. Con la tripletta al Torino è arrivato a 12 gol in dieci partite, ma lui fa capire che interessa il risultato della squadra. Quanto agli obiettivi personali, Ilicic punta ad arrivare a cento gol in serie A. Ne mancano 15. “Più del resto era importante tornare alla vittoria. Con la Spal c’è stato un momento di appannamento e una gara alla nostra portata è diventata complicata. Ora guardare avanti e pensare positivo”. Il gol da centrocampo? “Ho visto Sirigu fuori dai pali. E’ stato Toloi a dirmi di calciare e ho seguito la traiettoria della palla e l’ho vista andare in porta. Non so se è tra i gol più belli della mia carriera, preferisco pensare agli obiettivi della squadra.”