Federica Sorrentino
Il Centro Equestre La Barbatella di Adro, in Franciacorta, è il luogo deputato per i cavalieri del salto ostacoli. E’ stato fondato nel 2005 da Alberto Carrara, 38enne di Sarnico, atleta che ha fatto di questa disciplina la sua ragione di vita.
Il salto a ostacoli è disciplina estremamente tecnica che richiede assoluta sintonia con il cavallo. Come la si raggiunge?
Ci vuole tempo. Innanzitutto noi non alleviamo i cavalli, li acquistiamo, cercando di intuire se può nascere una certa sintonia, che matura dopo circa sei mesi, allenandosi e iniziando a fare le prime gare. Dipende dal binomio che poi si va a creare. Il top della prestazione è presente quando, con il cavallo, riesci ad arrivare alla massima sintonia.
Cavalca da oltre 30 anni. Quali sensazioni prova ogni volta che si mette in sella?
È la mia passione. Quando sono in sella sono me stesso, dimentico tutto e mi sintonizzo su quello che sto facendo, con il mio cavallo. Il cavallo, inoltre, è molto sensibile, quindi avverte subito se tu non sei sul pezzo. Sei anche un po’ obbligato a tenere questo atteggiamento, è il cavallo stesso che induce a farlo.
Quali sono i suoi obiettivi agonistici?
L’obiettivo è sempre quello di raggiungere i
massimi livelli possibili. Conta tanto trovare i cavalli giusti, perché sono rari gli esemplari che possono stare ad alti livelli, è sempre difficile trovarne. Quest’anno ci saranno i Campionati Italiani, dal 24 al 26 aprile a Busto Arsizio, poi magari qualche partecipazione nella Nazionale Italiana. Il mio cavallo di punta, da Gran Premio, che ho da qualche anno e con cui ho già vinto qualche Gran Premio, si chiama Caribo IV. Sta però volgendo verso il termine della sua carriera agonistica, causa età, e il “sostituto” che ho acquistato da un anno circa si chiama Jincerot, e penso di fare i campionati con lui quest’anno.
Da 15 anni il centro equestre La Barbatella richiama i tanti appassionati. Quali attività vi si svolgono?
Noi facciamo esclusivamente salto a ostacoli. Normalmente nei maneggi si impara ad andare a cavallo. Quasi sempre questo però non va d’accordo con chi è già capace e vuole stare ad un certo livello. Da qui nasce l’idea di creare questo centro equestre e rendersi indipendenti. Successivamente si è cercato di allargarsi, offrendo ad altri cavalieri al possibilità di allenarsi per fare uno sport di un certo livello. Nel mio centro ci sono tutti sportivi che gareggiano, principalmente giovani.
