Bocce, Marco Luraghi (Caccialanza): “Siamo sempre a caccia di nuovi stimoli. Ora testa alla Coppa Italia”

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Dopo due anni di assoluto dominio in campo nazionale – con la conquista di due scudetti consecutivi, Coppa Italia e SuperCoppa Italiana – MP Filtri Caccialanza si è aggiudicata con pieno merito anche la prima edizione della Champions League di Bocce, specialità Raffa, al termine di una kermesse conclusasi nella mattinata di domenica 27 novembre presso il Centro Tecnico Federale di Bergamo.

La formazione milanese ha sconfitto nella finalissima la Libertas di San Marino con il punteggio di 3-0. Inevitabile che si registri un clima di euforia all’interno dello squadrone capitanato da Marco Luraghi: “Cerchiamo sempre nuove motivazioni e nuovi stimoli – conferma lo stesso giocatore, storico leader di MP Filtri Caccialanza – tant’è vero che, dopo i giusti festeggiamenti per questo successo europeo, a cui tenevamo molto, i nostri pensieri si rivolgeranno alla Coppa Italia, in programma a Verbania il prossimo weekend. Non ci accontentiamo: il nostro obiettivo sarà quello di alzare subito un’altra coppa. L’armonia di ogni gruppo è la base fondamentale per ottenere grandi successi. Si sa che vincere aiuta a vincere. Tuttavia non è mai facile primeggiare. Nelle bocce occorre sempre tenere alta la concentrazione. E noi cercheremo di farlo“.

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Luigi Sardella, presidente di MP Filtri Caccialanza, non riesce a trattenere la gioia: “Siamo felicissimi: essere saliti sul tetto d’Europa è il coronamento di un progetto che abbiamo sviluppato nel corso di questi ultimi anni grazie soprattutto al sostegno degli sponsor. La serietà, il lavoro e l’abnegazione alla lunga premiano sempre. Però il nostro percorso non finisce qui. La Champions League non è solo un traguardo, bensì un ulteriore stimolo per nuovi e prestigiosi traguardi“.

Raggiante anche Luca Viscusi, neocampione del mondo Individuale: “Siamo stati bravi, di nuovo, a capitalizzare i momenti favorevoli, sfruttando al massimo i pochi errori commessi dagli avversari. La forza della nostra squadra risiede proprio in questo. Nelle bocce ad alto livello è una qualità importante; nelle partite che prevedono un massimo di 8 tornate lo è ancora di più. Sono molto felice per aver raggiunto questo risultato con i miei compagni; d’altronde, per quanto mi riguarda, la stagione mi ha già donato la maglia iridata che comunque rappresenta il top per ogni giocatore“.

Non è mai facile giocare portando sulle spalle il pesante ruolo di super-favorito – incalza Dario Bracchi, responsabile tecnico della formazione lombarda -, ma noi ci siamo ormai abituati. Curiamo i particolari e i dettagli, cercando di offrire il massimo della prestazione. Tutti gli atleti, anche quelli che giocano meno, si sentono importanti. Con giusta ragione. E, quando gli avversari alzano l’asticella del loro rendimento, noi cerchiamo di alzarla ulteriormente. In ogni caso, so di poter contare su grandissimi campioni. Li ringrazio di cuore. Mi hanno dato l’ennesima dimostrazione della loro immensa bravura“.

In campo femminile, da registrare la vittoria della TREM Osteria Grande di Bologna: 3-0 il risultato finale nell’incontro decisivo, giocato contro le svizzere della società La Gerla. “Per noi è una grande soddisfazione – afferma con un contagioso sorriso Roberto Zappi, responsabile tecnico della squadra emiliana -, in considerazione del fatto che si trattava di una manifestazione nuova. E poi, non dimentichiamo che siamo riusciti a centrare il cosiddetto double: dopo la vittoria in campionato, infatti, è arrivato pure il successo nella Champions League. Un bis meraviglioso, ottenuto da ragazze straordinarie, e non solo sul campo; atlete che, in qualche occasione, si ribellano magari istintivamente ai miei consigli, ma subito dopo accettano di buon grado di seguirli“.

Una gioia ancora più evidente e manifesta quella provata dalla capitana Chiara Morano, autrice di una ottima prestazione: “Dopo alcune sconfitte personali rimediate in importanti manifestazionial Mondiale di Mersin, al Master di Nola e ai Campionati Italiani, sempre qui a Bergamoè arrivato il momento della prima attesa rivincita. Cominciavano a starmi stretti i secondi posti; tant’è che avevo proposto alle mie compagne e al mister di farmi sedere in panchina in occasione della finalissima. Per fortuna, non mi ha ascoltato nessuno. Così ho potuto offrire un buon contributo alla vittoria. Con le altre ragazze si è ormai costituito un grande gruppo, affiatato e completo sotto ogni profilo. La squadra è la medesima con la quale abbiamo conquistato il campionato scorso, imponendoci alle Final Four, in quel di San Giovanni in Persiceto. La Champions League rappresenta adesso la classica ciliegina sulla torta“. (U.S.)