di Alessandro Zanoli
Se l’appetito vien mangiando, la passione vien giocando e così è stato per il giovane Matteo Sonzogni, un ragazzo di 17 anni che frequenta la terza superiore e che, dopo quasi dieci anni di calcio, durante il lock down si è avvicinato al mondo della Petanque.
Durante la chiusura per il Covid nel suo paese, vicino a San Giovanni Bianco, era stata creata un’area di gioco per la Petanque; sceso in campo per qualche partita per il solo gusto di divertirsi, il giovane atleta ha scoperto tutto un mondo differente dal calcio, che ha immediatamente percepito dall’atmosfera che si poteva respirare nelle sfide, il rapporto più diretto e leggero con le persone, la passione e il divertimento che si può provare sui campi, lo hanno immediatamente colpito a tal punto da fargli cambiare rotta. La scelta lo ha portato a coinvolgere tutta la famiglia, che già aveva avuto in casa un altro appassionato di Petanque: il nonno materno, che ha poi lasciato le bocce al nipote.
«Nonno Felice lavorava in Svizzera – ha raccontato Matteo – ed è lì che si è appassionato a questo sport».
Oltre alle bocce evidentemente il nipote ha ereditato anche la passione che, durante l’estate ha coltivato partecipando ai tornei organizzati a Santa Brigida.
«In quegli appuntamenti – ha detto ancora Matteo – ho iniziato a ottenere le prime soddisfazioni; un terzo posto incoraggiante che ha alimentato la voglia di continuare. Proprio in una di queste gare ho conosciuto Renato Pisati dell’Orobica Petanque che mi ha avviato all’attività agonistica vera e propria».
Così il giovane Sonzogni si è iscritto alla società cittadina, accompagnato da papà Giuseppe e dalla mamma Anna Pesenti entusiasti dello sport, ma anche dell’ambiente societario.
«Le bocce ci hanno permesso di incontrare persone davvero appassionate e coinvolgenti – ha infatti detto la mamma – tanto che nelle garette sociali del venerdì spesso anch’io e Giuseppe scendiamo in campo. Hanno accolto benissimo Matteo e tutti noi tanto da farci sentire in famiglia; in particolare mio figlio ha stretto un ottimo legame con Giacomo, figlio dell’atleta dirigente Loic David».
Il percorso sportivo di Matteo è iniziato da poco, ma è già arrivato il primo risultato, nel Challenge organizzato dall’Orobica si è piazzato al secondo posto alle spalle del nazionale senegalese Saliou Papa Sene.
«Spero che sia il primo di tanti traguardi – ha concluso Matteo – perché sportivamente ho grandi sogni, spero un giorno di poter giocare a Genova nella squadra del mio idolo Eros Aziz e poi magari un giorno in Francia, patria della Petanque».
Il talento c’è, la passione pure, quindi con costanza e allenamento Matteo potrebbe davvero calcare le orme di Eros che, nel periodo in cui era un’atleta dell’Orobica Petanque, si è laureato campione europeo under 21.