“Guardando indietro al 2014 porto nel cuore la magica esperienza delle Olimpiadi di Sochi, l’amore e l’affetto della gente e l’emozione dei bellissimi spettacoli di fine anno”. Questo lo scritto che appare sul sito ufficiale di Carolina Kostner, l’ultimo in ordine di tempo, datato 1 gennaio 2015. ” Proposito per il 2015? Prendermi il tempo di regalare un sorriso agli altri”. Carolina avrà bisogno di tanto sostegno dopo la sentenza emessa dal Tribunale nazionale antidoping che ha comminato alla pattinatrice azzurra un anno a e quattro mesi di squalifica per complicità e omessa denuncia nel caso di doping dell’ex fidanzato e marciatore Alex Schwazer. Carolina Kostner continua a proclamarsi innocente e, benché molto amareggiata, assicura che andrà fino in fondo. Il caso ha il sapore della più classica delle ingenuità e paure. Forse la sua colpa vera è avere creduto all’uomo che aveva scelto come partner per la vita e che si è trascinato da solo e con gravi responsabilità nell’inferno del doping.
La pena è pesante. Carolina Kostner conserva il bronzo olimpico conquistato a Soschi 2014, così come le sei medaglie mondiali e nove europee insieme ai sette titoli italiani. Ma non potrà prendere parte agli Europei in programma a Stoccolma dal 26 gennaio al 1 febbraio e ai Mondiali di Shanghai (23-29 marzo). La squalifica poteva essere addirittura più lunga. Mentre i legali ne avevano chiesto il proscioglimento, la procura antidoping si era spinta a chiedere 4 anni e tre mesi, scesi poi a 2 anni e tre mesi applicando la norma più lieve introdotta dall’1 gennaio 2015. Ora tutte le speranze di Carolina Kostner, che si appella alla inconsapevolezza del gesto di Alex Schwazer, sono riposte nel Tribunale arbitrale dello Sport di Losanna.