Rino Fusco
Alle 3 del mattino di venerdì 15 gennaio lo scafo di Luna Rossa, uscito nell’ottobre dello scorso anno dallo stabilimento di Persico Marine a Nembro e volato da Orio al Serio fino alle acque di Auckland, ha iniziato la sua avventura nella Prada Cup, la sfida eliminatoria che designerà il team che contenderà la prestigiosa America’s Cup ai detentori di Team New Zealand.
Per una strana coincidenza, il giorno stesso dell’inizio della Prada Cup, altre imbarcazioni costruite da Persico Marine, Linked Out e Prysmian Group, salendo verso Nord, e Gitana, scendendo verso Sud, si sono trovate in Atlantico alla stessa latitudine, in una sorta di passaggio di testimone per conquistare il mondo a vela.
Un intreccio di orgoglio e prestigio che si fonde con l’ingegneria navale dell’azienda seriana, in cui opera una grande squadra di appassionati, artigiani e tecnologi, che hanno dedicato mesi di lavoro per sviluppare la migliore aerodinamica dello scafo.
Ebbene, Persico ha costruito tutte le imbarcazioni di Luna Rossa, compresa l’ultima, avveniristica, AC75 che ha iniziato a ingaggiare i duelli con i britannici di Team Ineos e gli statunitensi di American Magic per conquistare la Prada Cup. Va ricordato che Persico Marine è anche fornitore unico ufficiale degli speciali bracci mobili in carbonio, utilizzati da tutte le barche che partecipano l’America’s Cup, e che sono l’elemento di giunzione dello scafo con i cosiddetti “foil” consentendo all’imbarcazione di sollevarsi sull’acqua. Ne sono stati prodotti 16, due coppie per ogni team, compreso quello del team neozelandese. Ovvio augurarsi che sia il sindacato italiano, guidato da Max Sirena, a sfruttare al meglio la tecnologica messa a punto a Nembro. Luna Rossa, Team Ineos e American Magic sono chiamati ad affrontarsi quattro volte ciascuno in sfide a Round Robin peer determinare chi andrà direttamente in finale e chi, invece, dovrà passare da un ulteriore turno di semifinale da disputare al meglio delle sette regate per accedere all’ultimo atto della competizione in programma dal 13 al 22 febbraio (al meglio delle 13 regate).
La storia che lega Persico Marine, azienda leader nella nautica, all’America’s Cup risale alla fine degli anni ’80, quando iniziò a produrre (con l’unica fresa a controllo numerico a cinque assi disponibile in Italia) le chiglie per le barche del Moro di Venezia, l’imbarcazione italiana guidata da Raul Gardini con al timone Paul Cayard, che nel 1992 si aggiudicò l’allora Louis Vuitton Cup e perse poi in finale contro gli statunitensi di America³.