Tennis Vip, una serata all’insegna degli ex campioni atalantini

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Sarà una giornata importante per l’Accademia dello Sport per la Solidarietà quella di domani. Dopo lo stop per maltempo di martedì, a partire dalle 15 prenderà il via un torneo di padel a cui saranno presenti grandi nomi del calcio degli ultimi 30 anni.

Sarà presente il campione del mondo di Berlino 2006 Gianluca Zambrotta, insieme a tanti altri ex calciatori come i due gemelli Filippini e i due gemelli Zenoni, Cristiano Doni, Massimo Carrera, Michele Marcolini, Riccardo Maspero, Alessandro Melli, Marco Giandebiaggi, Marco Osio, Stefano Morrone, Cristian Brocchi, Stefan Scwoch, Massimo Paganin, Dario Marcolin, Marco Parolo, Alessandro Budel, Stefano Torrisi e Davide Possanzini.

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Carlo Perrone

È arrivato il momento di ritrovare tanti amici anche in questa nuova serata del torneo dell’Accademia alla Cittadella dello Sport di Bergamo: nelle gare di tennis erano in gara i protagonisti del calcio degli anni ’90, su tutti l’ex capitano atalantino Daniele Fortunato, insieme a Luca Fusi, e Oscar Damiani in coppia con Gedeone Carmignani, oltre all’ex atalantino Carlo Perrone.

Mi siete mancati tutti – ha affermato un emozionato Daniele Fortunato -, soprattutto Licini, persona per me importante: essere qui è speciale, non è stato facile non vedere tanta gente piacevole in questi anni. L’Atalanta sta facendo la storia, Bergamo è la mia città, ho talmente tanti amici qua che non ho ancora trovato in 20 anni a Vicenza. Lavoro in una scuola calcio con Lionello Manfredonia a Vicenza: sto bene con i più piccoli, è da 6 anni che mi dedico a loro, ho capito di essere importante per loro. Stagioni come queste a Bergamo le hanno sognate per 100 anni, dispiace perché si poteva arrivare in Europa: noi ce l’abbiamo fatta, questa era un’Atalanta più competitiva e con avversari meno competitivi rispetto ai nostri tempi“.

Si gioca sempre con Daniele, ma siamo qua in primis per la Solidarietà –spiega Luca Fusi -. Siamo amici dai tempi dal Toro, è rimasta una bella e importante amicizia e speriamo continui per tanti anni. Alleno il Bellaria Igea Marina in Promozione e cerco di dare una mano al settore giovanile. L’Atalanta deve continuare a lavorare come ha fatto in questi anni, con impegno e serietà, impegnandosi sempre per valorizzare il settore giovanile. Ai miei tempi c’era Favini, il settore era molto importante, è stata la base per costruire la grande squadra degli ultimi anni“.

Oscar Damiani

Mi tengo ancora abbastanza in forma, il padel non l’ho ancora provato anche se prima o poi capiterà anche a me – spiega il procuratore Oscar Damiani -. L’Inter sembrava avviata a vincere lo scudetto ma ha avuto un passaggio a vuoto di 7-8 partite e il Milan a quel punto si è avvicinato e da lì la lotta è stata fino all’ultima giornata. Il Milan ha meritato, anche se forse l’Inter come rosa era migliore. Mi dispiace per l’Atalanta, perché ormai a Bergamo ci eravamo abituati bene con le coppe europee, è stata un’annata un po’ sfortunata con tanti infortuni. Questo secondo me ha influito, ma bisogna ripartire: la famiglia Percassi, i nuovi proprietari e Gasperini faranno bene“.

Ogni volta che Giovanni ci chiamo rispondiamo presente, non è un periodo facilissimo ma non si può dire di no – ha spiegato Carlo Perrone -. Quest’anno ho allenato in Portogallo: abbiamo vinto il campionato ma non posso dire che sia andata bene. Vincere non è bastato, ai playoff ci sono state varie vicissitudini, cambio di proprietà e problemi economici che non ci hanno fatto finire quello che avevamo iniziato. Sto tentando di tornare in Italia, vediamo se c’è qualcosa per riprendere il cammino: altrimenti l’esperienza all’estero è stata molto positiva. In Portogallo c’è una passione incredibile, si gioca un bel calcio. L’Atalanta ha abituato tutti troppo bene, un po’ di delusione c’è stata ed è innegabile. Però direi che anche in campo europeo è la squadra che mi ha divertito di più. Si riparte assolutamente da Gasperini, non si può non ripartire da lui: chiaramente dipende molto dal suo stato d’animo e dalle sue motivazioni. Lui va sempre a mille, ha sempre il piede schiacciato sull’acceleratore. Dipenderà da lui“.