La Rari Nantes Orobica si affranca da Treviglio e si estende territorialmente a tutta la Bergamasca. La nuova – si fa per dire (cambia solo il nome) – società di pallanuoto nasce sulle ceneri della Pallanuoto Treviglio.
Sono trascorsi tredici anni da quando, nel 2010, la società prendeva le prime mosse proprio nella città di Treviglio. Il nome della città e la data di fondazione – nonostante la storia recente testimoni di un divorzio “imposto più per politica che per altro – non sono stati cancellati dal logo. Treviglio rappresenta una ferita ancora aperta che non si rimarginerà tanto facilmente.
La polemica passa in secondo piano rispetto al progetto che si va delineando. Già a partire dai risultati ottenuti in questi ultimi anni. Per il secondo anno consecutivo i ragazzi e le ragazze U20 hanno raggiunto le semifinali nazionali. E per un punto soltanto è mancata la promozione in Serie B per la squadra maschile. Le ragazze, inoltre, mantengono la Serie A2.
Ed è proprio da questi più che soddisfacenti risultati che il presidente dell’Asd Rari Nantes Orobica, Erik Turcutto presenta il progetto ideato, maturato e che si va realizzando. “Partiamo dal nome scelto – esordisce Turcutto -. Non vogliamo identificarci con una singola realtà di paese o una cittadina. Vogliamo identificarci con un territorio intero e questo territorio è la Bergamasca. Ecco perché Rari Nantes Orobica. Ora abbiamo bisogno che il territorio ci riconosca”.
Ma il progetto presentato non riguarda soltanto l’aspetto sportivo. Perché per ottenere ottimi risultati servono strutture e non parliamo solo della piscina. Se nella scorsa stagione la pallanuoto trevigliese si è divisa tra quattro impianti (Osio Sotto, Ghisalba, Stezzano e Dalmine), quest’anno la fattiva collaborazione, dovuta alla nuova gestione della piscina di Osio Sotto Acquadream ha portato a sancire Osio Sotto quale base operativa per le gare e gli allenamenti in una struttura, che per le dimensioni della Rari Nantes Orobica, è all’avanguardia.
Ma il presidente cala l’asso: “Realizzeremo una infrastruttura che darà al club tutte le possibilità che una società merita: avremo un locale video, una palestra, una sala meeting e quanto serve per i diversi screening sugli atleti. E la squadra si avvarrà nella prossima stagione di una massofisioterapista e di un nutrizionista”. Detto così sembra tutto facile, nella realtà l’impegno ideativo, progettuale e realizzativo comporta un notevole sforzo che potrà andare in porto soltanto con una stretta collaborazione tra le parti e l’amministrazione comunale.
Erik Turcutto è uomo che non cede facilmente alle avversità. Durante la sua presentazione è ricorso spesso il concetto “Noi non molliamo mai”. E ricordare quanto successo a Treviglio poco prima che scoppiasse la Pandemia fa capire quanta passione, orgoglio e volontà abbiamo messo in campo il presidente per arrivare a questo punto.
E la cosa non può fermarsi qui. “Siamo già in parola con diversi impianti della provincia, come Romano di Lombardia, per esempio, per poter dare ai nostri giovanissimi l’opportunità di avere corsie libere per gli allenamenti in acqua”.
Alla presentazione era presente anche il Ds Massimiliano Petrilli che garantisce quanto serve per operare al meglio da bordo vasca.
E un’ultima annotazione la dà anche Cristian Ponti, avvocato, facente parte del Direttivo. “Quest’anno – dice – dati alla mano emerge che siamo stati un po’ esuberanti. E questo non ci ha proprio favorito. La prossima stagione metteremo in primo piano l’attenzione al Fair Play”.
Il progetto c’è, la volontà c’è, gli uomini ci sono, gli atleti ci sono, gli impianti ci sono. Ora serve una risposta dal territorio perché riconosca nella Rari Nantes Orobica una società di riferimento per la pallanuoto bergamasca.