Al Memorial Plebani di Adrara stradomina Alessandro Bianchi (Gs Alpini Sovere). Tra le donne vince Nives Carobbio

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18 chilometri da correre sulle montagne del basso Sebino con un panorama unico sulla pianura padana, il Memoria Plebani sa regalare agli appassionati della corsa in montagna un scenario unico che ripaga dalla fatica che si deve fare per partire dalla piazza di Adrara San Martino e arrivare al centro sportivo di Adrara San Rocco passando prima ovviamente dai Colli di San Fermo. Un percorso duro, sia in salita che in discesa che ha messo a dura prova i partecipanti di questa edizione 2024. Partenza come sempre da Adrara San Martino, prima discesa e poi via, inizia il muro verso i Colli di San Fermo tra strade cementate, strade sterrate e sentieri, ancora più duri a causa del fango presente. Dopo 10 km di salita ecco la discesa, il primo tratto molto tecnico e scivoloso, poi strade cementate rese ancora più impegnative dalla pioggia.

LA GARA – Tra gli uomini non c’è stata storia con Alessandro Bianchi che ha dominato la gara con il tempo di 1 ora 24’43”, il forte atleta del Gruppo Sportivo Alpini Sovere ha imposto subito il suo ritmo dilagando poi in discesa, quasi 9 minuti di distacco su Fabio Agazzi (Runners Bergamo), terzo Roberto Pedroncelli (Atl. Paratico) terzo e primo tra gli atleti di casa seguito dai compagni di squadra Giuseppe Antonini e Daniele Belcastro.

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Tra le donne primo posto per Nives Carobbio (Atl. Paratico) in 1 ora 46’44” seguita da Cinzia Cucchi e da Andrea Maffolini per un podio tutto targato Atletica Paratico.

Nives Carobbio a fine gara ha così commentato: “Una gara veramente bella con un paesaggio unico che spazia su tutta la pianura padana, in salita ho controllato andando via subito rispetto alle altre avversarie, in discesa invece ho avuto qualche difficoltà Già non sono tanto brava a scendere lungo i sentieri e oggi era ancora più difficile a causa del fango presente. Alla fine sono soddisfatta, porto a casa questa vittoria nella gara di casa“.

Alessandro Bianchi dal canto suo ha detto: “Una vera corsa in montagna sia per la salita che la discesa con vari punti tecnici, una bella gara insomma, peccato non ci fosse gente con cui battagliare, avrei preferito arrivare dietro ma almeno battagliare con qualcuno. Ho gestito bene la gara, in salita ho fatto il mio passo e poi in discesa ho lasciato andare le gare, ottima organizzazione e bellissima gara“. (Fonte: corribergamo.com)