Ginnastica, dopo le accuse di alcune atlete ecco la lettera aperta del presidente

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In questi giorni la Ginnastica italiana sta vivendo ore difficili. Alcune atlete, a distanza di anni, lamentano di aver subito violenze psicologiche dai loro allenatori e preparatori atletici, per ottenere risultati di alto livello. Lo sport vissuto come privazione ed eccesso di rigore per ottenere una medaglia. Ora quelle medaglie, conquistate con sofferenza, viste con gli occhi di ragazze mature non hanno grande significato. A detta loro, al contrario, rappresentano un brutto periodo, che le ha condizionate per il resto della vita, distanziandole dalle loro coetanee.

La dirigenza della Federazione ginnastica italiana intende fare luce. È di queste ore una lettera aperta, che il presidente Gherardo Tecchi ha inviato al mondo sportivo della ginnastica italiana tutta, per sottolineare che non intendere lasciare nell’ombra quanto accaduto. E annuncia che è stato istituito un Safeguarding office dove, anche in modo anonimo, è possibile denunciare qualsiasi tipo di abuso subito.

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Ecco il testo di Gherardo Tecchi:

Care allieve, allievi e famiglie; care colleghe e colleghi; care amiche e amici della nostra Federazione, con questo mio messaggio desidero far sentire a tutti voi la mia vicinanza e quella della Federazione in queste ore così delicate.

Quello che stiamo vivendo é qualcosa che, come padre di famiglia, come nonno, come tecnico e dirigente sportivo, e come Presidente, mai avrei voluto e immaginato si verificasse. Ho due figlie che hanno fatto ginnastica, ho allenato squadre di pallavolo in serie A. Ho pensato a cosa avrei provato se fossero state le mie figlie a soffrire così. Tutto ciò non può e non deve più accadere.

Sono arrabbiato, deluso, amareggiato, e vi posso assicurare che la Federazione tutta sta già collaborando in modo aperto e trasparente con la Procura, al fine di fare piena luce su quanto accaduto.

La nostra Federazione, come sapete, è un ente morale: la salute delle persone è imprescindibile, é al centro di tutto il progetto sportivo ed è il punto di partenza per arrivare ai successi che abbiamo in passato conseguito insieme.

Sono pienamente d’accordo con il Ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, nel dire che nessuna medaglia vale il benessere di una persona. E, ve lo dico chiaramente, non sono disposto ad alcun compromesso o scorciatoia quando in ballo ci sono la salute e la felicità delle nostre allieve e dei nostri allievi.

Con Delibera Presidenziale di urgenza, ho nominato il vicepresidente Valter Peroni Commissario Straordinario per il Centro di Desio. A lui sarà affidata la completa gestione del centro.

La nostra, come sapete, è una Federazione molto unita, una famiglia: faremo luce sulla vicenda, fino in fondo, e vigileremo perché quanto stiamo vivendo non accada mai più.

Per supportare le nostre atlete e atleti, ed essere sempre più vicini alle loro famiglie, ci siamo già mossi, a inizio anno, istituendo il Safeguarding office, un centro di avanguardia, nato per fornire ascolto psicologico e assistenza legale. Chi vive situazioni di disagio può segnalarle in modo anonimo, e intendo istituire a tal fine anche un numero di telefono per le segnalazioni.

La Federazione è aperta ad ascoltare, pronta a fare luce sulla vicenda, ed è al fianco di tutti voi.

È nostra intenzione quella di istituire un corso di formazione obbligatoria per i tecnici a partire dal mese di gennaio, per rinforzare e costantemente migliorare le nostre pratiche di training. Chi non lo vorrà seguire, e chi non vorrà adattarsi, è fuori!

La ginnastica, con la sua tecnica, il sudore, le soddisfazioni e la gioia di migliaia di appassionati è la nostra casa comune, il nostro punto di partenza e il nostro punto di arrivo.

Restiamo uniti, insieme, in questi momenti così delicati, e ripartiamo, con maggiore forza, vicinanza, attenzione, cura e ascolto.

Questa la mia promessa, questo il mio impegno, perché la ginnastica è la nostra passione, e la cura e il benessere dei nostri iscritti è, da sempre, il nostro più importante traguardo“.