Il 15 giugno Passo San Marco chiuso ai motori, largo a ciclisti e camminatori

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di Giambattista Gherardi
La strada del Passo San Marco, che unisce Valle Brembana e Valtellina (esattamente i comuni di Mezzoldo sul lato bergamasco e Albaredo su quello di Sondrio) è tuttora chiusa per neve e molti sperano di poter scoprire al più presto la data di riapertura. Nel frattempo è però già programmata una nuova chiusura per il prossimo sabato 15 giugno dalle 9 alle 13, quando tornerà la manifestazione dedicata ai ciclisti che rientra nel progetto “Enjoy Stelvio Valtellina”, la manifestazione non competitiva (e senza obbligo di registrazione) aperta a tutti e che prevede un calendario di chiusure al traffico motorizzato delle più note e belle strade montane della provincia di Sondrio.

L’iniziativa, promossa in origine da Ersaf – Parco Nazionale dello Stelvio, ha visto crescere negli anni l’interesse e la partecipazione da parte degli appassionati (nel 2023 sono state oltre 23.000 le presenze), tanto da far aumentare gradualmente il numero di salite chiuse al traffico. A fianco delle grandi salite del Parco Nazionale dello Stelvio come Stelvio, Gavia, Mortirolo e Cancano, si sono aggiunte negli anni il Passo Spluga, la salita di Campo Moro in Valmalenco, il Passo Forcola di Livigno e, appunto, il Passo San Marco, da entrambi i versanti. Nei giorni dell’iniziativa, grazie alla chiusura al traffico motorizzato dei percorsi interessati, i protagonisti saranno quindi solo ciclisti e camminatori o chiunque, con le proprie forze, vorrà mettere alla prova le proprie capacità su queste strade storiche.

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Il Passo San Marco sarà come detto chiuso al traffico motorizzato sabato 15 giugno dalle 9 alle 13. Partendo da Mezzoldo la salita misura 12 chilometri, con una pendenza massima del 17%. Si parte da un’altitudine di 896 metri e si arriva a 1994 metri. Lunghezza un poco più lunga (15 chilometri) e pendenza meno impegnativa (massimo 12%) per chi sale da Albaredo, che si trova a 944 metri di quota. Il Passo San Marco è un valico la cui storia è ancora oggi testimoniata dalle insegne della Repubblica di Venezia che costruì la via Priula per favorire i traffici commerciali con i territori controllati dai Grigioni. L’antica via (chiamata Priula in onore del podestà di Bergamo Alvise Priuli), è visibile per alcuni tratti anche dalla strada asfaltata. In prossimità del passo, su territorio bergamasco, si trovano il Rifugio Cà San Marco (costruito nel 1593 come casa cantoniera) e il Rifugio Passo San Marco 2000, costruito nel 1995. Due luoghi ideali per ristorarsi (e pranzare) dopo un’impegnativa salita. Il programma completo delle diverse salite e i contatti utili sono disponibili online all’indirizzo www.valtellina.it/enjoy-stelvio-valtellina.