Isacco Costa vince l’International Snowdon Race nonostante i fulmini e il vento a 100 km orari

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di Marco Cangelli
Il maltempo britannico non ha spaventato Isacco Costa che ha conquistato la quarantaseiesima edizione dell’International Snowdon Race.

Nonostante i fulmini e le raffiche di vento superiori ai 100 chilometri orari che hanno spinto gli organizzatori ad accorciare di dieci chilometri la competizione, il portacolori de La Recastello Radici Group ha provato a tenere duro nelle prime fasi di fronte al ritmo imposto dagli inglesi Nathan Edmonson, Grant Cunliffe e lo scozzese Andy Douglas.

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Lungo la salita che conduceva verso il Monte Snowdon hanno allungato i britannici Dan Haworth e Chris Richards seguiti a ruota da Costa che, al via per l’occasione con la maglia del Trofeo Vanoni Team, è transitato all’intertempo dei 4 chilometri con soli sei secondi di ritardo.

In discesa l’atleta tesserato per il team di Gazzaniga ha aperto il gas superando i battistrada e tagliando il traguardo in 38’59” con sei secondi di vantaggio su Richards e 34 su Douglas.

Questo risultato ha regalato a Costa il Memorial G.P. Botta dedicato al miglior atleta non britannico che giungesse sul traguardo gallese.

Per la formazione orobica è arrivato anche il quarto posto di Beatrice Bianchi che, dopo aver faticato in salita, si è sbloccata in discesa rimontando sino ai piedi del podio terminando la competizione in 48’07”, distante 2’06” dalla scozzese Holy Page.