La filosofia della corsa. Un libro racconta l’universo che ruota attorno a questo movimento

In libreria dal 27 marzo.

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«Non importa cosa trovi alla fine di una corsa: l’importante è quello che provi mentre stai correndo. Il miracolo non è essere giunto al traguardo, ma aver avuto il coraggio di partire». A dirlo è probabilmente il più grande corridore di tutti i tempi, Jesse Owens. Non per tempi, non per record, ma per ciò che questo sport deve essere: cuore, passione, anima. Il coraggio di iniziare, di mettersi in moto, di muovere i primi passi. E poi le prime falcate. Questo libro racconta l’arte della corsa a trecentosessanta gradi: dalla panoramica sugli anni Ottanta, con i successi dell’atletica italiana, all’aspetto emozionale vero e proprio, i mondi che si aprono attraverso il jogging, la trasversalità di un movimento estremamente democratico. Passando per la solidarietà e le iniziative benefiche, vero punto fermo di questa disciplina, le distanze, il turismo, la corsa nella cultura popolare. Un’opera che riscopre l’unica attività a essere insieme agonistica e amatoriale, che – se praticata con la giusta filosofia – tanto bene fa ad anima e corpo.

CopertinaLa scheda – Collana Grande Sport; 208 pagine; Prezzo. 18 euro; Formato 14×21 cm.; Legatura Brossura con bandelle. Editore Diarkos.

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«Quando corro, semplicemente corro. In teoria, nel vuoto. In quella sospensione spaziotemporale, i pensieri si avvicendano nella mia mente. Somigliano alle nuvole che vagano nel cielo». Haruki Murakami

L’AUTORE – Stefano Boldrini (Roma, 1959). Laureato in Lingue e letterature straniere, ha iniziato l’attività giornalistica a «Paese Sera» nel 1988. «Unità», «Corriere della Sera», «Gazzetta dello Sport» e «Messaggero» le tappe successive. È stato corrispondente a Londra della “rosea” dal 2011 al 2021, occupandosi principalmente di calcio, ma seguendo anche l’Olimpiade del 2012, i Mondiali di atletica del 2017 e, per le pagine di «Altri mondi», seguendo i principali eventi britannici. Attualmente vive in Portogallo e collabora con «Fatto Quotidiano». (U.S. G.P. Diarkos)