Podio di prestigio per Roberto Rigali che al Meeting Internazionale Città di Savona.
Il carabiniere cresciuto nella Bergamo Stars Atletica ha concluso al terzo posto nei 100 metri precedendo fra gli altri il bronzo mondiale Trayvon Bromell e il canadese Jerome Blake.
Il 29enne di Borno ha chiuso le eliminatorie in 10”35 cogliendo il settimo tempo assoluto nella batteria vinta dal britannico Jeremiah Azu (10”14) davanti a Lorenzo Patta (Fiamme Gialle, 10”18) e Matteo Melluzzo (Fiamme Gialle, 10”21).
L’atleta allenato da Alberto Barbera ha però fatto lo scatto in avanti nella finale che ha visto l’assenza di Patta tagliando il traguardo in 10”31, distante solo sei centesimi dal primato personale e ventitré da Azu che si è imposto in 10”08 davanti al cubano Yenns Reynold Fernandez (10”19).
La serata però è stata caratterizzata da una serie di record a partire da Zaynab Dosso che ha abbattuto per due volte il primato nazionale dei 100 metri femminili.
La portacolori delle Fiamme Azzurre ha prima vinto le batterie di qualificazione in 11”12 chiudendo con il secondo tempo assoluto alle spalle della lussemburghese Patrizia Van der Weken (11”12), ma soprattutto migliorando di due centesimi la miglior prestazione italiana di sempre.
L’emiliana è andata oltre in finale conquistando la gara con 11″02 che a soli quattro centesimi dal miglior tempo europeo stagionale appartenente alla britannica Daryll Neita e precedendo così Van der Weken (11″12) e la trinidegna Michelle-Lee Ahye (11″16).
Fuori dalla top ten invece la 25enne di Villa di Serio Alessia Pavese (Aeronautica Militare) che non è andata oltre l’undicesima posizione in 11″54.
Il secondo primato italiano è arrivato dal getto del peso dove Leonardo Fabbri ha spazzato via la misura realizzata trentasette anni fa da Alessandro Andrei.
L’alfiere dell’Aeronautica Militare ha messo a segno una serie in crescendo con 22,67 metri, 22,47 e 22,45 prima di realizzare il 22,95 che ha mandato in soffitta la prestazione del conterraneo, ma soprattutto che lo avvicina pericolosamente al record europeo appartenente al tedesco Ulf Timmermann.
A chiudere il pomeriggio magico di Savona ci ha pensato Mattia Furlani che, non contento dell’argento mondiale indoor, si è imposto nel salto in lungo con il nuovo primato iridato Under 20.
Il giovane atleta delle Fiamme Oro Padova ha centrato al secondo salto il personal best in 8,36 metri issandosi al secondo posto nelle classifiche mondiali del 2024, ma soprattutto diventando fra il migliore fra i più giovani su tutto il globo.
Il rietino si è fermato subito dopo aggiudicandosi comunque la vittoria davanti al sudafricano Ruswahl Samaai (8,05 metri), ma soprattutto al lombardo Daniele Inzoli (Atletica Riccardi Milano 1946) che a quindici anni è atterrato a 7,90 metri realizzando la miglior prestazione globale per un Under 16.
Nei 110 metri ostacoli pronostico rispettato per il giamaicano Omar McLeod che si è imposto in 13″37 in una gara che ha visto il quinto posto di Hassane Fofana (Fiamme Oro Padova, 13″71) e il sesto del treviolese Matteo Togni (Bergamo Stars Atletica), in grado di migliorare il personale e soprattutto di issarsi a soli undici centesimi dal record italiano Under 20 con 13″90.
Nei 1500 metri podio sfiorato per il soverese Alessandro Lotta e il gandinese Sebastiano Parolini (Gruppo Alpinistico Vertovese) che hanno chiuso rispettivamente in quarta e quinta posizione la gara vinta dallo spagnolo Ignacio Fontes (3’36″51) davanti all’azzurro Mohad Abdikadar Sheik Ali (Aeronautica Militare, 3’37″45).