di Marco Cangelli
Il podio non appare così lontano per Michele Sarzilla, protagonista nel triathlon ai Giochi Europei.
Il 35enne di Seriate ha confermato la dimensione continentale chiudendo in decima posizione la kermesse andata in scena a Cracovia e vinta dal norvegese Vetle Bergsvik Thorn.
Il portacolori del DDS/7MP è giunto a soli trentatré secondi dal bronzo colto dallo svizzero Adrien Briffod giocandosi l’opportunità di centrare un posto fra i migliori tre sino alla frazione di corsa.
L’esperto orobico ha provato a difendersi nei 1500 metri iniziali dedicati al nuoto che hanno primeggiare l’olandese Mitch Kolkman, in grado di giungere al cambio in 18’15” davanti al trentino Gianluca Pozzatti e all’ungherese Gergely Kiss.
Costretto a recuperare i 18 secondi di ritardo dalla vetta, Sarzilla si è messo in luce nella frazione di ciclismo riportandosi sul gruppo di testa composto da una ventina di unità che pian piano si è ampliato in vista della parte di corsa.
Lungo i 10 chilometri di corsa il tedesco Simon Henseleit e l’israeliano Shachar Sagiv hanno provato a forzare disgregando il plotone con Sarzilla e Pozzatti che hanno cercato di tener duro sino al settimo chilometro quando il triatleta bergamasco ha dovuto alzare bandiera bianca.
Davanti è proseguita la battaglia per l’oro con Thorn che ha avuto la meglio in volata su Sagiv e Briffod, mentre Pozzatti si è dovuto accontentare dell’ottavo posto con 18 secondi di ritardo davanti a Sarzilla, distante 35 secondi dal vincitore.
“È una gara in salita, non avevo ottime sensazioni nel nuoto e sono uscito a metà classifica circa, nei primi chilometri di bici non sono riuscito ad entrare nel primo gruppo di testo, ero in piccolo gruppo inseguitore, abbiamo spinto tanto per rientrare e ci siamo riusciti al terzo giro. Ho cercato di gestire l’energia ed evitare rischi fino alla T2. Ho fatto un’ottima transizione, sono sceso nelle prime posizioni e sono partito di corsa con i primi – ha raccontato Sarzilla nel dopo-gara -. Nella prima parte della corsa non avevo ottime sensazioni ma sapevo che di solito davo il meglio nella seconda parte. Eravamo in 10 con un buon gap sugli altri. Purtroppo, nel terzo giro ho fatto un po’ fatica e ho perso qualche metro. Nell’ultimo giro ho difeso la posizione fino al traguardo. Non sono troppo contento, ma la stagione è lunga e guardiamo avanti con ottimismo“.
In chiave italiana va segnalata anche la tredicesima posizione di Sergiy Polikarpenko (C.S. Carabinieri) che ha concluso le proprie fatiche con 54 secondi di ritardo dalla vetta.