Mondiali di atletica leggera paralimpica, Oney Tapia conquista l’oro nel lancio del disco

Il 48enne di Sotto il Monte ha conquistato la vittoria lanciando il proprio attrezzo a quota 42,76 metri davanti all'iraniano Mahdi Olad.

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Oney Tapia torna a dominare il lancio del disco iridato e ha deciso di farlo nel corso della seconda giornata dei Mondiali di atletica leggera paralimpica in corso a Kobe (Giappone).

Dopo essersi messo in luce a Macerata, il 48enne di Sotto il Monte ha conquistato la medaglia d’oro migliorando così il quarto posto giunto nel getto del peso e l’argento ottenuto a Dubai nel 2019.

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Il portacolori delle Fiamme Azzurre ha dovuto fare gara sull’iraniano Mahdi Olad, unico in grado di superare il muro dei 42 metri grazie al secondo tentativo.

Ciò ha fatto scattare Tapia che al terzo colpo ha lanciato il proprio attrezzo a 42,76 metri resistendo così alla risposta dell’asiatico che si è fermato a 42,36 metri, mentre al terzo posto è giunto l’australiano Bil Marinkovic che ha ottenuto il bronzo con un colpo da 37,82 metri.

“Dopo il quarto posto nel peso, sapevo di potermela giocare nel disco che è la mia specialità. Avevo grandi speranze e sono davvero contento che il lavoro fatto abbia portato a un risultato così bello. Ad essere sincero ero teso, perché dopo tanto tempo senza lanciare sapevo di giocarmi una slot Paralimpica, ma alla fine mi sono detto che oggi era il mio giorno e non dovevo farmi scappare questo momento – ha spiegato Tapia dopo la gara -. So che c’è ancora margine di miglioramento, ma ci vuole tempo. I risultati non vengono mai nell’immediato, tutto viene a suo tempo e noi qui stiamo seminando i frutti che poi potremo raccogliere. Adesso per Parigi dobbiamo lavorare a testa bassa e limare le sbavature in modo da arrivare sereni e pronti a lottare perché non sarà facile. Il livello è salito molto e io di certo non posso essere da meno. Per questo risultato voglio ringraziare chi mi segue e lavora con me, a partire dai miei allenatori e tecnici con cui siamo anche fratelli e amici, la Fispes e le Fiamme Azzurre. Un ringraziamento e un saluto speciale anche a tutti i tifosi giapponesi, per questa grande accoglienza ed enorme supporto. Arigatō Gozaimasu!”.