C’è molto più rammarico di quanto realmente meriti nelle parole di Emmanuel Ihemeje che ha chiuso in quinta posizione la gara di salto triplo ai Mondiali Indoor di atletica leggera.
Se la misura non è delle migliori, a conti fatti si tratta del miglior risultato in carriera in una competizione internazionale per il 25enne di Zingonia che ha superato sì in stagione la quota dei diciassette metri che l’avrebbe avvicinato al podio iridato, ma che non lo ha mai visto sfoderate le prestazioni che lo hanno reso celebre in NCAA.
L’atleta dell’Aeronautica Militare ha tirato fuori il meglio di sé in apertura dove è volato a quota 16,90 metri mettendo sì pressione agli avversari, ma poi spegnendosi mano a mano ritrovandosi soltanto con un 16,73 all’ultimo tentativo.
Vista l’ampia concorrenza si tratta di un ottimo risultato, ma il dispiacere del bergamasco si lega forse alla ghiotta occasione di salire sul podio di Glasgow come lasciato trasparire nel dopo-gara.
“Ho un po’ d’amaro in bocca perché sono venuto con aspettative più grandi. Mi sono perso più sulla rincorsa che sull’esecuzione del salto – ha spiegato Ihemeje ai microfoni della Rai -. Ora tornerò a casa per lavorare a testa bassa perché abbiamo tanti appuntamenti ancora e non vorrei che ricapiti più una gara simile”.
A vincere sulla pedana scozzese come da pronostico è stato l’atleta del Burkina Faso Hugues Fabrice Zango che ha pian piano alzato i colpi prima assestando un 17,33 al secondo salto e poi il 17,53 decisivo al quinto che gli ha regalato il titolo iridato.
Niente da fare per l’algerino Yasser Mohammed Triki, a lungo in testa con il 17,35 messo a segno al debutto, ma poi rallentato da un infortunio che gli impedito di replicare a Zango.
Bronzo per il portoghese Tiago Pereira che trova il colpo nell’ultima serie di salti con un 17,08 che, a conti fatti, appariva alla porta di Emmanuel Ihemeje.
