Sangue su Maratona di Boston

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Boston MarathonDue esplosioni sul viale d’arrivo hanno insanguinato la 117esima edizione della Maratona di Boston, la più antica del mondo e una delle più prestigiose in assoluto. Una sequenza ravvicinata e drammatica, racchiusa in una manciata di secondi, che ha colpito soprattutto gli spettatori assiepati ai lati per assistere all’arrivo dei concorrenti e coinvolto gli atleti amatori che sopraggiungevano e in procinto di completare la distanza di 42 km e 195 metri. Immagini drammatiche come purtroppo siamo abituati a vedere in occasione di vili attentati. Quando le telecamere hanno ripreso l’esplosione più vicina al traguardo posto a Boylston Street, gli atleti professionisti avevano già portato a termine la corsa, vinta dall’etiope Lelisa Desisa Benti e dalla keniana Rita Jeptoo.

La gara per tradizione si corre il terzo lunedì del mese di aprile, in coincidenza con il Patriots’ Day, l’anniversario dell’inizio della Rivoluzione degli Stati Uniti d’America. La prima edizione della maratona risale al 1897, con 18 iscritti e solamente atleti americani come partecipanti e alla quale successivamente parteciparono maratoneti provenienti da varie parti del mondo. La 117esima edizione è stata organizzata come le precedenti dalla Boston Athletic Association, la più antica associazione sportiva degli Stati Uniti, fondata il 15 marzo 1887. L’unica vittoria italiana risale al 1990, quando Gelindo Bordin tagliò per primo il traguardo della Maratona di Boston, con un tempo di 2h08’19″.

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Per essere maratoneti fino in fondo, bisogna aver corso la Maratona di Boston” ha proferito Orlando Pizzolato, vincitore della Maratona di New York. Ora la città dov’è nato lo Spirito d’America è stata ferita in modo drammatico, in occasione della più grande e partecipata festa dello sport.