Con i posticipi del lunedì sera, va in archivio anche la quarta giornata della serie A, con il gruppone delle capoliste “snellito” a 6 unità e la sola Pistoia ancora incapace di cancellare lo 0 in classifica. Dando un rapido sguardo alla stessa, se non stupisce la presenza di Milano, Siena, Cantù e Varese nelle zone alte, il ruolo di piacevoli incomodi viene assegnato ex-aequo a Brindisi e Bologna. La prima riesce ad esportare il “format” casalingo conquistando il parquet del Taliercio ai danni di una Venezia in preoccupante fase involutiva. Il solito Dyson (24) guida i compagni (Alade, 18; James 11+12) ad un successo (87-82) anche più netto del risicato divario finale. Non bastano agli orogranata un Giacchetti da 12 punti+ 3 assist e un ottimo Andre Smith (21+10).
La Granarolo Bologna sembra invece sul punto di tornare sui livelli che la storia le assegna, certo le presenze all’Unipol Arena del presidente Villalta e dello storico capitano Roberto Brunamonti (in occasione del ritiro della mitica maglia numero 4) non fanno che accentuare queste positive sensazioni, mortificando sul nascere le ambizioni di Montegranaro. Partita già “in ghiaccio” dopo il primo quarto (27-13) e risultato finale (96-73) che lascia poco all’immaginazione. I bianconeri rispondono di squadra al momento opaco del “cannoniere” Hardy (12 ma con pochissime iniziative), riproponendo un positivo Walsh (21), sempre più leader carismatico del gruppo. Recalcati si arrabbia e non poco negli spogliatoi, con questo approccio, diventa difficile contro chiunque. Unica nota positiva l’impatto del giovane Mazzola dalla panchina (8+6 in 21′).
Le due squadre impegnate in Eurolega, hanno reagito positivamente alla debaclè infrasettimanale, grazie anche alla involontaria collaborazione di 2 avversarie decisamente lontane dai migliori standard europei. Siena passeggia a Pesaro (94-69) confermando il trend da 3 punti (28 triple a fronte di 34 da 2 punti), le percentuali la premiano (70% da 2, 42% da 3) e si rivede un Hackett decisamente all’altezza (20), ben supportato da un super Cournooh (16 in 21′ per il giovane playmaker). A Milano basta invece tenere ben salda la linea difensiva, sulla quale si infrangono gli sterili tentativi di Pistoia (75-55). In attacco la premiata ditta Langford-Moss (17+14) pensa al necessario ed ora l’arrivo del centro Lawal (ex Roma) apre nuove prospettive di rotazione e possibilità.
Veniamo alle note negative: Sassari appare lontana dalla squadra-spettacolo che ha “divertito” nelle ultime due stagioni. Travis Diener appare ancora prigioniero del grigiore con cui ha vissuto l’esperienza europea in maglia azzurra, il cugino Drake continua ad inanellare super prestazioni offensive, ma non può vincere le partite da solo e soprattutto mostra preoccupanti crepe nella fase difensiva. Ecco proprio dalla difesa dovrebbe ripartire coach Sacchetti per ridare fiducia ad una squadra che ha concesso 86 punti ad una Cremona di certo non al top della forma (Rich 25) ed addirittura è crollata in EuroCup subendo un irreale parziale di 4-35 nell’ultimo quarto, gettando alle ortiche un vantaggio di 20 punti al 29′! Roma incassa la seconda sconfitta consecutiva, questa volta sul campo di casa, anche se il supplementare finale ed il risultato (80-82) testimoniano quale equilibrio sia regnato nella sfida-top con Cantù (Taylor 19; Jenkins 22, Gentile S.14). Chiudono il quadro dei risultati la comoda vittoria di Varese sul fischiatissimo ex, Vitucci (85-68; De Nicolao+Polonara 15+15) ed il ritorno alla W di Reggio Emilia, che ritrova la strada perduta dopo il successone su Siena (76-59 su Caserta, White 17).
(commento di Luca Polesinanti)