Simone Fornoni
Punteggio basso e basket ragionato con qualche
brivido. E tante grazie alla difesona di Adriano
Vertemati. Dopo Napoli, Latina: la BCC Treviglio
agguanta un record di 11-10 sfruttando il fattore
campo a cinque dalla fine della regular season.
Due su due al PalaFacchetti, alle soglie della
mission impossible mercoledì a Biella e del rientro
a casa domenica 16 (a mezzogiorno) contro Capo
d’Orlando.
Nella giornata-no della point-forward Palumbo (2
in 12′), schiodatosi dalla carità a fine terzo periodo,
si vince lo stesso (69-65; 11-16, 28-27, 47-37). Se
coach Franco Gramenzi aveva cucinato (80-57) i
bassaioli all’andata con Ancellotti sotto e Pepper
da ventello, stavolta gli spauracchi – col centrone
reggiano (12+10) comunque tosto – sembrano
Romeo (7 con 2 liberi al fotofinish) e Bolpin (20),
autori dello stacchetto nell’ultimo giro di lancetta
del primo quarto (8-0 di parziale). Un mostruoso
Collins (19, 7 rimbalzi e 5 assist) fin lì da cinquina
e con l’unica bomba trevigliese a segno, nella
decade verso la sirena corta, trascina una rotazione
in bonus entro 55 secondi e sotto di 7 sui personali
del play nemico mettendoci la zaffata di talco
dall’arco del 16-18 (2’25”).
Di là il mezzo lungo Moore, innesto di gennaio,
stenta a decollare (17+4 tardivo); di qua il secondo
cambio D’Almeida (5) insacca dall’angolo il nuovo
sorpasso (19-18, 4′) prima che capitan Reati (7 e 8
rimbalzi) si sblocchi nella stessa specialità ma da
posizione frontale un paio di minuti più tardi
seguito da Pacher (13+5). Un allunghino a
settebello, una fuga bidone: per i pontini si desta
pure Musso (solo 2) e l’asse guardia-pivot genera
una seconda contro-rimonta, stavolta di 9-0 (25-27,
8′).
Il sorpassino in inchiodata del beninese è
propedeutico a una ripresa dove Reati prova
l’allunghino da sinistra (33-29) a tiro del botta &
risposta tra Pepper (fin lì nullo; 3) e Caroti (primo
dal campo; 10+5+2). Si vola sulle ali del due più
tre dell’ex canturino e dello schiaccione più piazzato
di Borra (13+14+2 stoppate, polso di ghiaccio dalla
lunetta; 44-32, 5’30”). Moore riaccorcia a 45-37 a
due dallo scollinamento verso i titoli di coda, poi si
avvampa anche A.J., cinque di fila e 52-39 a 8′ dal
the end, e Collins scrive 17 da 7 metri per il 57-45
che comunque non chiude i giochi a metà
cronometro. Cassese (4) si aggiunge alla banda
riportando i suoi a meno 5 (59-54, 8′) grazie anche
al missile di Moore, ma non bastano nemmeno le
ciuffate di Bolpin.