E se Bergamo avesse una polisportiva? Il sogno di Alberto Capitanio

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E se Bergamo avesse una polisportiva? Il sogno di Alberto Capitanio, neo amministratore delegato della WithU Bergamo.
Alberto Capitanio è appassionato di sport, basket in particolare. È della generazione Alpe, quella del quintetto Jura, Kupec, Giommi, Meneghel, Natalini, allenati da Carlo Recalcati. Un ricordo ancora vivo per i non più giovanissimi. Il nome di Capitanio si lega in particolare a Matteo Ballarin, fondatore della WithU energia, che lo stesso Capitanio portò a Bergamo ai tempi della Comark.
Matteo Ballarin, crede nello sport. Tanto è vero che oltre al mondo del basket bergamasco è impegnato nel Moto GP, con Dovizioso e nel calcio, con il Monza.

WithU sponsor del Monza Calcio. Galliani e Ballarin

In una recente intervista Ballarin ha sottolineato che “una società sportiva è una entità che può migliorare le condizioni di un’intera comunità” e che “il palazzetto nella mia visione può anche essere anche luogo lavorativo, come le piste del motomondiale. Chiacchierare con un potenziale investitore durante una partita ha tutta un’altra potenza rispetto al sedersi in una sala riunioni”.
Alberto Capitanio è imprenditore nel campo dei servizi, presidente della Compagnia delle Opere e Project manager della Fiera di Bergamo. Il giorno della sua presentazione alla WithU Bergamo ha sottolineato con forza che vuole “contribuire a riportare la WithU Bergamo nel basket che conta: una sfida molto interessante. Il tutto basandoci sui valori dello sport e sui valori del networking. Il contributo che sento di poter dare è quello di aiutare la società a consolidarsi, ma soprattutto riportare le imprese e gli imprenditori vicini a noi; questi possono trarre grande beneficio dall’attività sportiva. Ci sono imprenditori che nello sport credono in maniera importante, a partire da WithU, e insieme vogliamo costruire un networking che sia efficace”.

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Alberto Capitanio

In una chiacchierata fatta a tavolino, Capitanio ha spiegato che potenziare la squadra significa mirare all’obiettivo più in alto possibile, quello della A. Ma per fare questo occorre molta sinergia, non solo da un punto di vista del concorrere degli sponsor e degli investitori, bensì di tutte le componenti sportive.
All’orizzonte, però, si profila un problema. A breve Bergamo sarà dotata di un eccezionale impianto sportivo: il palazzo dello sport che sta sorgendo dentro la cittadella avveniristica di Domenico Bosatelli, al Chorus Life.
“Ma chi potrà permetterselo?”, riflette Capitanio. Già l’impegno economico da sostenere per affrontare i vari campionati è molto oneroso. E a questo si devono aggiungere anche i costi, che non saranno indifferenti, dell’affitto per l’uso della struttura sportiva.
Ed è qui che è venuto fuori, dal ragionamento fatto, il sogno. Proviamo ad immaginare Bergamo come Barcellona. Una Polisportiva Bergamo che comprenda, ad altissimo livello, tante discipline: basket, volley, etc. Il Barcellona, non è solo calcio, ma è attivo anche nella pallacanestro, nel calcio a 5, nella pallamano, nell’hockey su pista, nell’hockey su pattini in linea, nel football americano e rugby. E dispone del Palau Blaugrana.
Chiedere una sinergia comune non è una via semplice. La troppa frammentazione, gli interessi e le mire degli investitori dei vari club sportivi fanno sì che il percorso diventi tortuoso. Ma, forse, è una via da prendere in considerazione seriamente.
Intanto Capitanio sottolinea che all’interno del Consiglio di Amministrazione del WithU Bergamo “si respira un’aria di solidità e di rilancio. Quindi ora è l’occasione giusta per “salire” in modo assolutamente condiviso: sale la squadra e sale un movimento che si sta consolidando”. Buon cammino a tutti e arrivederci in Serie A.