È Roberto De Zerbi il vincitore dell’11ª edizione del “Premio Bearzot”, organizzato dall’Unione Sportiva Acli. L’annuncio è stato dato dalla FIGC. Il Premio viene assegnato dalla giuria presieduta dal presidente della Federcalcio Gabriele Gravina e dal numero uno dell’Us Acli Damiano Lembo.
Il tecnico dello Shakhtar Donetsk riceverà il premio in occasione della cerimonia in programma lunedì 16 maggio (ore 11.30, diretta su RaiSport HD) nel Salone d’Onore del CONI. Con lui sarà premiato Dino Zoff, il capitano della Nazionale Campione del Mondo del 1982 che su proposta del presidente federale Gabriele Gravina riceverà un riconoscimento speciale alla carriera.
Nell’albo d’oro del premio, De Zerbi succede a Cesare Prandelli, Walter Mazzarri, Vincenzo Montella, Carlo Ancelotti, Massimiliano Allegri, Claudio Ranieri, Maurizio Sarri, Eusebio Di Francesco, Roberto Mancini e Paolo Rossi, quest’ultimo vincitore dell’edizione 2020.
“È un premio prestigioso – ha dichiarato il vincitore – che mi rende molto felice in un momento difficile. È un orgoglio per me rappresentare l’Italia all’estero e spero di aver espresso nel mio piccolo e con professionalità valori come solidarietà e altruismo che da sempre caratterizzano il nostro Paese”.
A fine febbraio De Zerbi, grazie anche al supporto della UEFA e della FIGC, era riuscito a lasciare l’Ucraina e a raggiungere l’Italia dopo un lungo viaggio in condizioni molto difficili. Il fatto di essere rimasto fino all’ultimo accanto ai suoi giocatori è stato molto apprezzato dai giurati. “Tecnico che ha fatto del gioco propositivo e brillante la caratteristica principale delle sue squadre – si legge nelle motivazioni del premio – ha coronato la sua costante crescita professionale arrivando su una panchina importante come quella dello Shakhtar Donetsk, portato alla qualificazione in Champions League, oltre che al successo nella Supercoppa ucraina. L’inevitabile interruzione del campionato per l’invasione russa è avvenuta con lo Shakhtar in testa alla classifica, lanciato verso la vittoria del campionato ucraino. Mentre tutto esplodeva intorno, materialmente e metaforicamente, De Zerbi è stato l’ultimo ad abbandonare la nave, assicurandosi prima che tutti i giocatori fossero in salvo. Gesto che ha ribadito la sua dedizione al gruppo, e che sarebbe certamente piaciuto tanto anche ad Enzo Bearzot, uomo che dei valori ha fatto una filosofia di vita”.
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha sottolineato come “quest’anno il Premio Bearzot è l’abito fatto su misura per identificare il valore e il destinatario del premio. Roberto De Zerbi sta dimostrando una capacità incredibile nel valorizzare la dimensione umana del calcio per sentimenti e partecipazione in un momento così difficile. Proprio per questo per me è un mito, rappresenta il calcio che mi piace. Alle sue doti umane ovviamente si aggiungono le motivazioni tecniche”.
“È un premio speciale per un uomo speciale”, ha sottolineato Gravina annunciando di voler ospitare nei prossimi giorni De Zerbi e lo Shakhtar Donetsk a Coverciano, dove venerdì sarà accolta anche la Nazionale Under 17 ucraina impegnata la prossima settimana in provincia di Siena nella seconda fase di qualificazione al Campionato Europeo di categoria.
Il vicepresidente dell’AIA, Duccio Baglioni, ha annunciato il vincitore della 3ª edizione del premio in memoria dell’ex arbitro e designatore Stefano Farina, che va ad arricchire il “Premio Bearzot” e viene assegnato a un giovane arbitro. Ad aggiudicarsi il premio è Daniele Chiffi, l’arbitro della sezione di Padova, classe ’84, diventato internazionale dallo scorso gennaio.