Il calcio perde una delle sue leggende. Il portoghese Eusebio da Silva Ferreira, originario del Monzambico e soprannominato Pantera Nera, si è spento all’età di 72 anni. Trascinò il Benfica alla conquista della Coppa dei campioni nel 1962, ottenuta con un fantasmagorico 5-3 in finale contro il grande Real Madrid, e il Portogallo al terzo posto al mondiale 1966 in Inghilterra. Con il suo club vinse 11 titoli nazionali e cinque coppe nazionali e fu Pallone d’Oro nel 1965 e Scarpa d’Oro nel 1968 e nel 1973. In carriera superò quota 730 reti. Di queste 291 segnate in 313 partite di campionato con il Benfica con l’impressionante media di 0.93 e altre 57 in coppe internazionali. .«Ricorderemo il suo talento, il suo esempio, il suo personaggio che ha segnato il calcio portoghese ed è diventato un punto di riferimento a livello mondiale del calcio – ha scritto il Benfica sul proprio sito web – La vita Eusebio è patrimonio di tutti coloro che amano il calcio. Il Benfica era la sua casa e lui ha fatto del Benfica più di un club, ne ha fatto la sua famiglia». il premier portoghese Pedro Passos Coelho definisce «Eusebio «un esempio di umiltà, di atleta straordinario, di uomo generoso e solidale».