Ancora la maledizione dei rigori

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Buffon_Confederations-Cup1-594x350L’Italia ritrova il coraggio a cui si è appellato Cesare Prandelli e tiene in scacco i campioni del mondo e d’Europa. Niente è impossibile e nessuno va in campo già battuto. Nella caldissima Fortaleza la Spagna con il passare dei minuti impara a rispettare gli azzurri più di quanto abbia fatto nell’ultimo anno. Sfiorato il vantaggio, soprattutto nel primo tempo, l’Italia trascina la squadra di Del Bosque ai supplementari e poi, a reti bianche, alla lotteria dei calci di rigore che premia ancora una volta i nostri avversari, come accadde agli Europei 2008. Gli azzurri avrebbero meritato di vincere, ma dimostrano di essere alla pari della squadra più forte del mondo. Salutato Mario Balotelli, il ct Prandelli torna agli schemi che hanno permesso all’Italia di fare bene all’Europeo 2012 e raggiungere la finale persa con la Spagna. Davanti a Buffon difesa a tre con Barzagli, Bonucci e Chiellini; i quattro di centrocampo sono Maggio, De Rossi, Pirlo e Giaccherini; trequartisti Candreva e Marchisio alle spalle di Gilardino. Un semiblocco juventino con sette undicesimi bianconeri.

La Spagna inizia subito a far girare palla per effettuare improvvisi cambi di gioco. La prima conclusione dopo 2’ è di Pedro, schierato da Del Bosque sulla destra, con pallone che scivola a lato controllato da Buffon. L’Italia tiene il campo, rispondendo con azioni in profondità. La Spagna non è la squadra schiacciasassi temuta alla vigilia. All’8’, su corner di Pirlo, colpo di testa di Maggio di poco alto. Al 14’ bell’azione degli azzurri con Candreva che serve sulla destra Maggio, bravo a mettere al centro di prima intenzione dove Gilardino gira senza riuscire a trovare lo specchio della porta. Al 17’ inserimento dirompente di Maggio che, su lancio lungo, cerca con un tocco di fronte l’anticipo nei confronti di Casillas che compie una parata decisiva. Poco dopo Jordi Alba è costretto a fermare con la forza Candreva Su conseguente calcio di punizione di Pirlo, De Rossi svetta di testa ma non riesce a inquadrare la porta. Spettacolare al 20’ l’azione che vede Giaccherini fiondare il pallone da sinistra a destra, dopo Maggio mette al centro di testa per Gilardino che in tuffo manda di poco fuori. Nel quarto d’ora successivo l’Italia costruisce azioni che portano in area spagnola. Al 35’ nuovo miracolo di Casillas su colpo di testa ravvicinato di Maggio, liberato da un lancio di Giaccherini. Da gol sfiorato a gol rischiato. Un minuto dopo la prima azione ficcante dei campioni del mondo con Torres che aggira Barzagli e tira in diagonale sfiorando il palo alla sinistra di Buffon. L’Italia non si spaventa e gioca con ordine. Iniesta trova gli spazi puntualmente chiusi. Al 42’ azzurri due volte al tiro consecutivamente con Giaccherini e De Rossi, entrambe le volte con respinta di Casillas con i pugni. Dopo l’intervallo Prandelli sorprende tutti, inserendo Montolivo al posto di Barzagli e arretrando De Rossi sulla linea difensiva, riproponendo lo schema del match di un anno fa. Dopo 3’ Iniesta riesce a penetrare sulla fascia sinistra dell’area italiana ma calcia male e l’azione si perde. Dopo 7’ Navas prende il posto di Silva. L’intento di Del Bosque è coprire di più le fasce laterali dove la Spagna subisce l’iniziativa. Al 12’ è proprio Navas a calciare verso Buffon che blocca a terra. L’Italia è sempre attenta e propositiva, ma non riesca a concretizzare negli ultimi venti metri. Al 19’ azione personale di Iniesta che salta tre uomini e calcia mancando la porta. Poi De Rossi viene ammonito per un intervento con il braccio. Al 24’ giochino di Candreva e Maggio sulla linea di fondo, Marchisio viene anticipato in corner da Pique prima della battuta a rete. Al 26’ azzurri in superiorità numerica in area spagnola ma non ne approfittano. Dopo un colpo di testa di Chiellini con pallone che si appoggia sulla rete oltre la traversa, Pedro fugge verso la porta di Buffon ma sull’uscita del portiere azzurro calcia fuori. L’Italia spinge soprattutto lungo la fascia destra, dove Candreva mette in difficoltà i difensori iberici. I campioni del mondo si limitano a contenere. Al 34’ doppia mossa dei ct: Prandelli richiama l’affaticato Marchisio e manda in campo Aquilani, Del Bosque sostituisce Pedro con il più veloca Mata. Le squadre si allungano esponendosi alle ripartenze. Si scivola lentamente ai tempi supplementari, non senza che Aquilani in pieno recupero tenta la sforbiciata che lo avrebbe fatto entrare nella storia. Prandelli mette Giovinco al posto dello stremato Gilardino. Navas si conferma l’uomo più fresco e pericoloso degli spagnoli. Al 3’ del primo tempo supplementare azione sulla destra di Candreva che crossa rasoterra, arriva Giaccherini e colpisce in pieno il palo. Poi una serie di corner degli spagnoli che per la prima volta mettono in difficoltà la difesa azzurra. Al 9’ assist al bacio di Iniesta per Jordi Alba che manda oltre la traversa. Xavi ci prova su calcio di punizione dal limite, ma la sua mira è alta. Il primo tempo supplementare si conclude con il giallo a Pique per un tocco con la mano. Al 4’ del secondo supplementare ci prova Mata calciando fuori. Chiellini, vittima di crampi, stringe i denti. Al 10’ la Spagna restituisce il palo con Xavi che calcia forte verso Buffon, che si salva con l’aiuto del montante. Trenta secondi dopo Pirlo perde palla e Navas si rende pericoloso con un pallone in diagonale deviato da Buffon. La squadra di Prandelli, stanca, soffre e resiste, rischiando nel finale ma riuscendo a guadagnare i calci di rigore. Si inizia con il cucchiaio di Candreva a Casillas, replica Xavi spiazzando Buffon. Aquilani mette il pallone nell’angolo basso alla destra del portiere iberico, Iniesta infila Buffon a sinistra. De Rossi fa centro calciando sotto l’incrocio dei pali, Pique spiazza a sua volta il portiere azzurro. Giovinco lascia Casillas fermo sulla linea di porta, Sergio Ramos calcia forte e teso dove Buffon non può arrivare, poi si lascia andare a un gesto poco elegante. Pirlo segna di precisione non lasciando scampo a Casillas, Mata manda il pallone da una parte e portiere dall’altra. Montolivo fa lo stesso, Bousquet replica con freddezza. Bonucci manda il pallone alle stelle, Navas è implacabile e finisce 7-6 per la Spagna che guadagna il pass per la finale contro il Brasile a Rio de Janeiro.

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