Brescia calcio nel caos più totale. La FeralpiSalò pronta a cambiare nome ma i tifosi non ci stanno

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Brescia è in alto mare. Dopo il fallimento, avvenuto a seguito del mancato versamento dei tributi dovuti da Cellino, il Brescia non è stato ammesso alla Serie C. Il Comune di Brescia è corso subito a convocare una riunione con Lumezzane, FeralpiSalò e Ospitaletto per trovare una soluzione che continui a portare il calcio in città a Brescia.

Delle situazioni presenti sul territorio la più plausibile sarebbe quella che vedrebbe l’industriale Giuseppe Pasini raccordare una cordata, pronto ad accettare la proposta di cambiare ragione sociale della sua FeralpiSalò e trasferirsi armi e bagagli a Brescia. Così facendo per il Comune di Brescia il calcio sarebbe salvo e non verrebbe cancellato dopo 114 anni di storia.

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Ma questa soluzione scontenta tutti. I tifosi della Feralpi hanno manifestato contro questa ipotesi. E il Comune di Salò, attraverso la pubblicazione di un comunicato ufficiale, si dice amareggiato: “Le ultime notizie di stampa che parlano di “sparizione dalla denominazione” e del ruolo della Feralpisalò “solo come mezzo” per consentire il salvataggio del Brescia Calcio, non solo sono irrispettose ma feriscono nel profondo la città di Salò, gli sportivi e la nostra storia calcistica che non nasce ieri, ma affonda le sue radici all’inizio del secolo scorso. Una storia che è prima di tutto patrimonio della nostra comunità, di quanti hanno portato avanti nei decenni questa passione, per esempio figure come Lino Turina o Aldo Caffi. Esprimiamo pertanto una forte preoccupazione su quanto apparso sui media in questi giorni. Per quanto ci riguarda, siamo sempre stati in costante dialogo con la società FeralpiSalò, come peraltro è avvenuto nelle ultime settimane con numerosi incontri, con l’ultimo confronto tra Amministrazione e società lo scorso 5 giugno in vista della nuova stagione”.

Per non parlare dei tifosi storici delle rondinelle che hanno pubblicato un lungo comunicato per dire a Pasini di non fidarsi:

Brescia

Tifosi Brescia
E, tanto per gradire, non è detto che Cellino accetti di presentarsi dal notaio per rinunciare alla ragione sociale del Brescia. Da quelle parti dicono che non scenderebbe mai a patti con colui che dice essere un nemico. E potrebbe anche ripartire dai dilettanti.
Il dibattito è apertissimo e sentitissimo a Brescia. Con una scadenza: il 30 giugno tutti i giocatori del Brescia saranno svincolati.